Cultura

Chiesa: Misna, media disattenti a martirio missionari

Secondo Misna i martiri del 2003 sono ventinove: un arcivescovo, venti sacerdoti, un religioso, tre seminaristi, due volontarie laiche, due laici.

di Paul Ricard

I media sono troppo disattenti alle vicende dei missionari, al loro martirio e al fatto che raramente vengano istituite commissioni d’inchiesta sulla loro fine. Lo afferma padre Giulio Albanese, direttore dell’ agenzia Misna, in occasione della giornata dei missionari martiri, che la Chiesa celebra oggi. ”Ventiquattro anni fa – ricorda padre Albanese – veniva ucciso monsignor Oscar Arnulfo Romero, arcivescovo di San Salvador ed oggi ricorre la XII Giornata dei missionari martiri, lfiiniziativa ideata in Italia dal Movimento giovanile missionario delle Pontificie opere missionarie e che si sta diffondendo anche in altri Paesi”. ”Lungi da qualsiasi forma di retorica o falso pietismo, – commenta – si tratta di unfioccasione privilegiata per fare memoria del sacrificio di tanti uomini e donne di buona volonta’ che hanno dato la vita per Cristo”. Il tema scelto per lfiodierna commemorazione – ”Perseguitati ma non abbandonati” fi per padre Albanese ”evidenzia la duplice dimensione spirituale ed ecclesiale del martirio: un evento che richiama la persecuzione vissuta da tante comunita’ cristiane nel Sud del Mondo, in intima comunione con Dio per la causa del Vangelo”. Il direttore di Misna ricorda le ”decine i missionari sacerdoti, religiosi, religiose e laici che vengono freddati nelle periferie del nostro povero mondo” a afferma che ”a livello mediatico vi e’ in effetti una palese disattenzione, al punto tale che raramente vengono istituite commissioni dfiinchiesta per accertare le responsabilita’ delle uccisioni perpetrate da bande armate, sicari o altri scellerati dal grilletto facile, negando ogni forma di rispetto per la vita umana. Ecco che allora il martirio torna di fatto prepotentemente attuale in questo primo segmento di Terzo Millennio: forse mai cosi’ attuale dai tempi delle grandi persecuzioni dei primi secoli cristiani, quando i martiri finivano in pasto alle belve o appesi a una croce sulle vie consolari che portavano allfiUrbe”. Secondo Misna i martiri del 2003 sono ventinove: un arcivescovo, venti sacerdoti, un religioso, tre seminaristi, due volontarie laiche, due laici. Diciassette sono stati uccisi in Africa; 10 in America Latina; 2 in Asia. Quanto alla nazionalita’dei martiri, undici erano africani; otto latino americani; sette europei; tre asiatici. Il presidente della Repubblica Italiana, Carlo Azeglio Ciampi, ricorda padre Albanese, lo scorso anno, in occasione di una manifestazione al Qurinale, sottolineo’ come i missionari fanno onore allfiItalia. ”Noi pero’ vorremmo – commenta il religioso – che la voce dei missionari fosse maggiormente ascoltata dalle istituzioni politiche nazionali, anche in sede europea, soprattutto quando sono in gioco temi scottanti come quelli della giustizia planetaria, della pace, della solidarieta’internazionale. Oggi pero’ – conclude – va anche ricordato lo stuolo di uomini e donne, esponenti della societa’civile e del laicato ecclesiale, che continuano a perdere la vita, spesso a causa delle medesime sopraffazioni per le quali i martiri hanno versato il loro sangue.

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