Cultura
Kosovo: due poliziotti uccisi, uno dell’Onu
L'attacco rompe una precaria calma che durava da circa due giorni
Un poliziotto dell’Onu e un agente della polizia locale sono rimasti uccisi ieri sera in Kosovo quando un’auto dell’Unmik e’ stata attaccata tra le localita’ di Luzane e di Podujevo, a nord del capoluogo Pristina. Lo ha detto il capo della polizia della provincia serba, Sheremet Ahmetli e la notizia e’ stata poi confermata da Derek Chappel, un portavoce delle Nazioni Unite. Un interpete che era con i due agenti e’ rimasto leggermente ferito. Sull’auto pare ci fosse anche un altro poliziotto dell’Onu. L’attacco rompe una precaria calma che durava da circa due giorni, dopo gli scontri inter-etnici della scorsa settimana tra serbi e albanesi in cui 28 persone sono rimaste uccise. ”Una pattuglia e’ stata attaccata e due poliziotti, uno internazionale e uno locale, sono rimasti uccisi – ha detto Ahmetli – questo e’ un giorno molto triste per il Kosovo”. Sulla dinamica dell’incidente sono state fornite versioni leggermente divergenti. Fonti della polizia kosovara hanno riferito che l’auto bianca e rossa dell’Unmik, il corpo internazionale di polizia che opera in Kosovo sotto l’egida dell’Onu, e’ stata affiancata da un’altra vettura dalla quale almeno uno degli occupanti ha cominciato a sparare. Gli agenti hanno risposto al fuoco. Chappell ha detto invece che verso le 21:25 di ieri un’auto della polizia dell’Onu in servizio di pattugliamento sulla strada che collega Podujevo a Pristina ha fermato una vettura per un controllo. A quel punto almeno una delle persone a bordo ha cominciato a sparare. Negli scontri della settimana scorsa, i piu’ gravi da quando la Nato e l’Onu, nel 1999, hanno assunto il controllo diretto della turbolenta provincia, esponenti della comunita’ albanese hanno attaccato la minoranza serba incendiando villaggi e chiese. Belgrado ha accusato gli albanesi del Kosovo di volere attuare una pulizia etnica. Si ignora da quale paese provenga l’agente dell’Unmik rimasto ucciso. Il 4 agosto scorso, un ufficiale dell’Unmik di nazionalita’ indiana, il maggiore Manon Satish, di 43 anni, era stato ucciso da uno sconosciuto nei pressi di Leposavic, nel nord del Kosovo.