Comunità

Mesagne, il cinema gestito dai ragazzi nel nome di Ken Loach

In provincia di Brindisi un gruppo di studenti dagli 11 ai 18 anni, al termine del percorso cinematografico Meff School Lab curato dall'associazione Blue Desk, ha aperto una sala cinematografica. Ė l'unica in città ed è gestita interamente da loro. L’hanno dedicata al regista inglese perché si riconoscono nei suoi film che raccontano di solidarietà, ingiustizia sociale, disuguaglianze

di Emiliano Moccia

La prima tessera d’onore porta il nome di un regista di fama internazionale: Kean Loach, autore di capolavori cinematografici che mettono al centro le storie delle persone, spesso le più emarginate, in cui emergono fragilità, voglia di riscatto sociale, senso di solidarietà. A Mesagne, caratteristico centro che si trova lungo la via Appia Antica in provincia di Brindisi, aspettano con fiducia l’arrivo del regista inglese, tanto da avergli inviato anche un video-messaggio in cui appare la scritta “Se mangiamo insieme, restiamo uniti”, un monito che arriva direttamente da “The Old Oak”, ultima opera del maestro inglese. Perché la sala cinema aperta in piazza Commestibili interamente gestita da teen-ager, si chiama proprio “Piccolo Cinema Ken Loach”, un progetto che crede fortemente nella visione dei film in sala, come momento di socializzazione, incontro, condivisione.

A gestirlo in modo volontario sono una trentina di ragazzi e ragazze dagli 11 ai 18 anni di età, uniti dalla passione per il cinema d’autore e dalla voglia di creare un ambiente in cui sedere e parlare del film appena proiettato, scambiandosi opinioni e punti di vista. Il cinema, del resto, regala emozioni e proprio per questo i giovani gestori hanno realizzato un luogo accogliente, inclusivo, gratuito e rivolto a grandi e piccini per avvicinare il pubblico al cinema che aiuta a riflettere, a pensare, a scuotere. Ė il primo del genere in Italia. «Ė stato un percorso lungo tre anni che abbiamo fatto con il Meff School Lab, un programma educativo destinato ai ragazzi promosso dal Messapica Film Festival per l’alfabetizzazione al linguaggio cinematografico nelle scuole secondarie sostenuto dal Piano nazionale cinema e immagini per la scuola» spiega Floriana Pinto, anima del progetto nato nel solco della formazione che l’associazione culturale “Blue Desk” realizza in tutta Italia da quindici anni grazie a un’idea della stessa Pinto e di Simone Amendola, cineasti che da diversi anni sono in contatto con il regista.


La scelta di dedicare la sala a Ken Loach non è affatto casuale: «Nel corso degli anni con loro abbiamo visto tutti i film del regista inglese, ma non solo. Abbiamo spaziato su diversi temi ed opere cinematografiche» prosegue Pinto. «I ragazzi, però, sono rimasti colpiti dalle tematiche di ingiustizia sociale che emergono nei film di Loach, sentono molto vicine questioni come emarginazione, disoccupazione, solidarietà. E il nostro auspicio è che al di là di quello che vorranno fare da grandi, possano fare propri i valori che Loach racconta nei suoi film. Chiamare la sala in questo modo è stata una scelta condivisa e collettiva».

I ragazzi sono rimasti colpiti dalle tematiche di ingiustizia sociale che emergono nei film di Loach, sentono molto vicine questioni come emarginazione, disoccupazione, solidarietà

Floriana Pinto, direttrice del Meff

Quello che merge con forza è che anche questa progettualità sta contribuendo al cambio di immagine di Mesagne, che nel 2023 si è anche aggiudicata il titolo di Capitale della Cultura di Puglia. Ed il “Piccolo Cinema Ken Loach” si inserisce in questo filone, da un sogno nato quasi per caso. «Durante il progetto i ragazzi hanno realizzato un corto in cui chiedevano al sindaco uno spazio in cui realizzare una sala cinematografica» racconta la direttrice del Meff. E Antonio Matarrelli, primo cittadino di Mesagne, è stato di parola ed ha concesso loro uno spazio comunale abbandonato che i ragazzi hanno provveduto a risistemare per renderlo operativo. «Ė uno spazio lungo e stretto, ideale per questo genere di attività. I ragazzi adorano vedere i film insieme, parlare al termine della proiezione, far nascere dei dibattiti. L’obiettivo» evidenzia Pinto «era ricreare uno spazio per riparlare delle cose, per far incontrare le persone. Il cinema come funzione sociale». Anche perché l’ultima sala cinematografica di Mesagne ha chiuso le attività nel 1992 e per tutti questi anni gli abitanti per vedere un film al cinema dovevano spostarsi a Brindisi.

L’obiettivo era ricreare uno spazio per riparlare delle cose, per far incontrare le persone. Il cinema come funzione sociale

Floriana Pinto, direttrice del Meff

Il sogno dei ragazzi e delle ragazze, però, ha risvegliato una passione in tutta la comunità, attraverso un’accurata scelta e programmazione dei film, che coinvolge direttamente i giovani protagonisti in tutte le fasi. Ma anche gli spettatori di tutte l’età, che all’interno del cinema hanno a disposizione un libro in cui possono scrivere il titolo del film che vorrebbero rivedere. Perché al momento la sala, grazie una licenza ombrello sostenuta da Apulia Film Commission, può proiettare le opere audiovisive scelte senza far pagare gli avventori, in quanto non è attività commerciale. La programmazione, almeno fino al mese di settembre, vede i ragazzi distribuiti in tre fasce orarie: il venerdì alle ore 18.00 con proiezione di film per ragazzi, alle ore 20.00 con la messa in visione di un film di Ken Loach; il sabato, alle 20.00, proiezione di “Un villaggio del sud”,film realizzato all’interno di un workshop partecipato di cinema-documentario tenuto da Simone Amendola a Mesagne nel 2016. Con l’inizio del nuovo anno sociale partirà anche una nuova programmazione, ricca di novità e collaborazioni importanti per il futuro del “Piccolo Cinema Ken Loach”.

I ragazzi, dunque, si distribuiscono le diverse attività alimentando una gestione collettiva: c’è chi fa le tessere, chi accompagna in sala, chi introduce il film, fino al dibattito finale, sempre con la supervisione di Floriana Pinto, che sta accompagna i giovani cineasti anche in un’altra avventura. «Nell’ambito del Messapica Film Festival, giunto alla sua sesta edizione, uno degli spazi è quello Arena Meff Young, gestito dai ragazzi. Il 22 luglio, giorno di inaugurazione, vivremo anche un momento speciale, perché avremo in dono le vecchie sedie dell’ultimo cinema che chiuse a Mesagne nel 1992, uno passaggio di testimone prezioso per i ragazzi e per tutta la comunità» conclude Pinto, che riprenderà il percorso cinematografico con gli studenti dell’istituto comprensivo di Mesagne con l’inizio della scuola, eleggendo a sede ufficiale degli incontri proprio il “Piccolo Cinema Ken Loach”.


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