Mondo

Palestina: volontari italiani bloccati a Gaza

In seguito ai disordini scoppiati dopo l'assassinio di Yassin

di Gabriella Meroni

Una delegazione umanitaria italiana, a Gaza da alcuni giorni nell’ambito di un progetto di educazione e formazione destinato i bambini delle scuole elementari e materne, e’ bloccata in citta’ dopo l’uccisione di Yassin. Vi era giunta sabato, nell’ambito del progetto “REC” promosso dalla Regione Emilia Romagna, dal Comune di Ricione e dall’Associazione “Educaid”. La delegazione, guidata dall’assessore alla Cultura e Pace di Riccione, Francesco Cavalli, e’ composta da Alessandro Latini di “Educaid” e dai rappresentanti di due cooperative romagnole aderenti al progetto, Massimo Casadei di Riccione e Andrea Taurini di Rimini. Con loro, il rappresentante dell’associazione a Gaza, Adriano Lostia, che nella citta’ palestinese svolge compiti di formazione nei confronti di chi si occupa, tra l’altro, di bambini disabili.

Questa mattina, dopo l’uccisione di Yassin, ci sono state un paio d’ore di tensione e di disordini durante le quali si sono uditi in continuazione colpi d’arma da fuoco molto forti e continue raffiche di mitra. Si e’ trattato della reazione dei fedeli di Hamas alla notizia dell’uccisione di Yassin. La situazione si e’ via via normalizata e nel primo pomeriggio era tornata apparentemente tranquilla, ma le autorita’ diplomatiche italiane di Gerusalemme, contattate dalla delegazione italiana, hanno consigliato ai nostri connazionali di non muoversi dal loro ufficio. Il rientro del gruppo romagnolo, che sta benissimo e non ha avuto alcun problema, era stato fissato per mercoledi’ prossimo, ma non e’ da escludersi la necessita’ di uno slittamento.

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