Famiglia

Il Parlamento panafricano insedia una presidente

L'elezione dell'ambasciatrice tanzaniana Gertrude Ibengwe Mongella (votata all'unanimità da tutti i 180 deputati) è stata accolta con un boato dalle donne presenti alla cerimonia di inaugurazione

di Benedetta Verrini

Sarà l’ambasciatrice tanzaniana Gertrude Ibengwe Mongella a presiedere il nuovo parlamento panafricano, inaugurato ieri ad Addis Abeba in Etiopia. Ne dà notizia l’agenzia Misna (www.misna.org), che fa il ritratto della neoeletta. Gertrude Mongella nel 1995 ebbe l’incarico di segretario generale della quarta conferenza dell’Onu sulla condizione femminile alla quale si recò dopo essere stata ricevuta in Vaticano anche da papa Giovanni Paolo II. Celebre una sua frase in quel simposio delle Nazioni Unite : “Le donne hanno sempre lottato al fianco degli uomini per l’eliminazione della schiavitù, la liberazione dei Paesi dal colonialismo, l’abolizione dell’apartheid e il conseguimento della pace. Tocca ora agli uomini unirsi alle donne nella loro lotta per l’uguaglianza”. Oggi, l’ambasciatrice tanzaniana è stata votata presidente all’unanimità da tutti i 180 deputati nominati in rappresentanza dei 36 Stati africani che hanno già ratificato il protocollo di istituzione dell’Assemblea continentale. La sua elezione è stata accolta con un vero e proprio boato dalle donne presenti alla cerimonia di inaugurazione tenuta nella capitale etiope, una cerimonia caratterizzata da varie manifestazioni di giubilo, anche canore e musicali, predisposte per sottolineare un momento storico. Per alcuni infatti il parlamento panafricano è la realizzazione di un sogno fatto per primo da Kwame Nkrumah e coltivato anche da Ahmed Ben Bella, Julius Nyerere, Jomo Kenyatta e altre personalità continentali non solo politiche. Per ora il Parlamento avrà soltanto un ruolo consultivo, in vista di una futura ma non databile trasformazione in vero e proprio organo legislativo con pieni poteri, eletto a suffragio universale.


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