Famiglia

Kosovo: l’appello dell’Unhcr

L'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati invita alla calma le comunità etniche di Serbia e Montenegro

di Redazione

L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha rivolto un appello alle comunità etniche di Serbia e Montenegro affinché cessino la violenza, dopo gli scontri tra serbi e albanesi del Kosovo che hanno provocato la morte di oltre 30 persone. “La violenza dei giorni scorsi minaccia di vanificare anni di impegno internazionale per la riconciliazione delle comunità etniche in Serbia-Montenegro” ha dichiarato Ruud Lubbers, Alto Commissario per i rifugiati. Lubbers ha inoltre esortato tutti i gruppi etnici a rispettare i luoghi di culto e le sedi delle Nazioni Unite. Mercoledì si sono verificati scontri nella città di Mitrovica, nel nord del Kosovo, che si sono poi estesi in altre aree del Kosovo e della Serbia, con folle inferocite che hanno dato alle fiamme moschee in Serbia e chiese in Kosovo, e hanno assaltato edifici e veicoli delle Nazioni Unite. Anche l’unica moschea di Belgrado, che non era mai stata attaccata anche al culmine della guerra degli anni ’90 nei Balcani, è stata incendiata. L’Assistente Alto Commissario Kamel Morjane giovedì si trovava a Belgrado in una missione programmata in precedenza. Morjane ha condannato la violenza in Kosovo e ha confermato il sostegno dell’agenzia alle iniziative volte ad allentare la tensione, comprese quelle svolte dall’amministrazione ONU. Ha inoltre dichiarato che l’UNHCR si augura che non si verifichino nuove fughe di popolazione, ma la situazione deve essere monitorata con attenzione. Se necessario, l’UNHCR è pronto a dare il proprio contributo, ha aggiunto. La rapida escalation degli eventi evidenzia la fragilità della situazione in Kosovo. Giovedì, in alcune aree del Kosovo, membri delle comunità di minoranza hanno dovuto essere scortati dalle forze NATO. Dal 1999, quando a seguito del ritiro dell’esercito serbo dal Kosovo la maggior parte dei serbi ha lasciato la provincia, l’UNHCR ha realizzato in Kosovo numerosi programmi mirati al dialogo tra le componenti etniche. Circa 220mila persone fuggirono dal Kosovo verso le altre province della Serbia-Montenegro. L’impegno dell’UNHCR si è concentrato sul miglioramento delle relazioni interetniche per consentire almeno ad una parte dei serbi del Kosovo di tornare alle proprie case. Un limitato numero di serbi è rientrato progressivamente nella provincia, col lento migliorare della situazione.


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