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Sofri: la Camera boccia la proposta Boato

Su 432 votanti, i si' sono stati 229, mentre i no 203

di Benedetta Verrini

L’Aula di Montecitorio ha bocciato la proposta di legge Boato sulla grazia a Sofri, che prevedeva che per ottenere la grazia occorresse la domanda dell’interessato o la semplice iniziativa del Capo dello Stato. Oggi l’opposizione non ha votato e il centrodestra ha votato contro. Alcuni esponenti dell’opposizione hanno sollevato la questione del numero legale ma il vicepresidente Publio Fiori ha dichiarato che la Camera e’ in numero legale ”per quattro deputati”. I pochi parlamentari dell’opposizione rimasti in Aula hanno applaudito polemicamente il centrodestra per essere riusciti nel loro intento di affossare la proposta di legge Boato. Su 432 votanti, i si’ sono stati 229, mentre i no 203. Quattro gli astenuti. I deputati di An hanno applaudito a lungo il voto che ha affossato la proposta di legge Boato. I relatori di Forza Italia, seduti nel banchetto centrale dell’emiciclo, quelli che di solito danno indicazioni di voto ai deputati dei rispettivi schieramenti con il pollice verso o in alto, per questa votazione, denuncia Marco Boato, ”non si sono mossi. Non hanno dato nessuna indicazione di voto”. E cosi’ ”il trappolone e’ scattato”. ”E’ vero che si e’ trattato di un trabocchetto – spiega ancora Boato ai cronisti – perche’ quando e’ stato approvato il primo emendamento di An: quello che riconfermava il potere di iniziativa al Guardasigilli in tema di grazia, tutti hanno garantito che a quel punto gli emendamenti soppressivi del comma 7 del provvedimento (quello che prevede anche l’iniziativa autonoma del Capo dello Stato), non sarebbero passati. E invece…”. Alla fine insomma, come sottolinea anche il relatore Carlo Taormina ”i patti non sono stati rispettati”


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