Formazione

Istat: le associazioni non profit aumentano del 283,3%

E' il dato clamoroso che emerge dall'VIII censimento Istat sull'industria e i servizi pubblicato oggi

di Benedetta Verrini

Boom del non profit nell’VIII censimento Istat sull’industria e i servizi, i cui risultati sono stati resi noti oggi. Le associazioni non profit aumentano del 283,3%, con una crescita dei loro addetti pari al 75,8%: quasi 500mila addetti e piu’ di 3 milioni e trecento mila i volontari. Aumenta del 2,7% anche il numero di chi lavora nelle istituzioni pubbliche. A determinare l’aumento soprattutto il settore della giustizia, quello dell’universita’ e la protezione civile. Una fotografia di un settore vincente che emerge nel panorama generale: a trainare il mercato del lavoro, negli ultimi dieci anni, e’ stato il settore dei servizi, mentre la grande industria ha segnato il passo con una riduzione di 176mila posti di lavoro. A ottobre 2001 esistevano 4.089.966 imprese, 15.580 istituzioni pubbliche e 235.232 associazioni e organizzazioni non profit e, in totale, i posti di lavoro, dipendenti o autonomi, erano 19.410.556. Dal 1991 al 2001 sono aumentati sia le unita’ giuridico-economiche, ossia il numero delle imprese, magari di piccole dimensioni, o di esercizi commerciali, di associazioni non profit o di uffici di istituzioni pubbliche, sia il numero degli addetti. Le prime sono salite di quasi un milione (+28%), passando da poco piu’ di 3 milioni e 300mila agli attuali 4 milioni e 334mila; i secondi, ossia il numero dei posti di lavoro, sono invece aumentati di 1.434.135 (8%) passando da quasi diciotto milioni agli attuali 19.410.556. Ad aumentare sono pero’ soprattutto gli occupati nel settore dei servizi. L’industria perde infatti nell’arco di 10 anni poco piu’ di 176mila lavoratori mentre i servizi ne acquistano piu’ di un milione e quattrocentomila. In forte crescita il lavoro atipico. I collaboratori coordinati e continuativi erano 827mila nel 2001 e i lavoratori interinali 119mila, entrambe le categorie concentrate soprattutto al centro nord. I collaboratori lavorano per il 76% nelle imprese, soprattutto nel settore dei servizi, gli altri si dividono equamente tra amministrazioni pubbliche e organizzazione non profit.


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