Formazione

Bertinotti: “La non violenza è una scelta necessaria”

Stralci dell'intervista rilasciata al mensile Mosaico di pace dal segretario di Rifondazione comunista

di Redazione

?La nonviolenza non è solo la scelta giusta, è la scelta necessaria ??, contro la guerra e contro il terrorismo, per interrompere la spirale di violenza cruenta in cui siamo: così afferma FAUSTO BERTINOTTI nell?ultimo numero di Mosaico di pace, rivista mensile promossa da Pax Christi, in una intervista esclusiva a cura di TANA DE ZULUETA. E il luogo privilegiato oggi per praticare la nonviolenza è il movimento per la pace: ?Il nuovo movimento per la pace possiede un passo lungo e può quindi proporsi come l?alternativa alla guerra. Nella sua crescita, quantitativa e qualitativa c?è anche il bandolo per l?uscita dalla crisi della politica?. Il nuovo percorso intrapreso da Rifondazione di ricerca di un?alternativa nonviolenta – spiega Bertinotti – nasce ?da un dato negativo e da uno positivo. Quello negativo è il fallimento delle rivoluzione del ‘900. Lo scorso secolo ha visto il più grande tentativo di scalata al cielo nella storia dell’umanità. Ma questo tentativo ha subito una sconflitta storica (…) . Noi proponiamo di leggere questa sconfitta anche nel rapporto fra mezzi e fini. Non va posto solo il tema della democrazia come pluralismo, ma qualcosa ancora più profondo di questo, ovvero l’idea della rivoluzione come presa di potere (…). Il dato positivo è l?irrompere del movimento sulla scena mondiale ?. Sembra non condividere in toto questa nuova linea di azione politica, FRANCESCO RUTELLI, intervistato da NICHI VENDOLA per lo stesso numero di Mosaico di pace, che privilegia la logica del possibile e del male minore, legittimando l?uso della forza come extrema ratio e definendo le forze militari in Iraq ?una partecipazione sbagliata e non condivisibile alle forze di occupazione ma anche il concorso ad affrontare problemi di stabilizzazione, sicurezza, riorganizzazione del Paese?. E alla domanda se la pace può essere ?un discrimine invalicabile, il primato assoluto dell?agire politico, l?orizzonte quotidiano della razionalità pubblica? risponde: ?Rispetto e difendo anche l?altrui diritto di una personale posizione di ?pacifismo assoluto?. Il compito della politica, tuttavia, è di costruire la pace attraverso la prevenzione dei conflitti e il governo dei conflitti, che esistono ed esisteranno nelle relazione umane. Compito di una politica orientata alla pace è cercare di limitare l?uso della forza a una ?extrema ratio?, al fine di evitare maggiori violenze, maggiori sopraffazioni?.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA