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Adozioni: il Veneto è la seconda regione per accoglienza
Prima c'è solo la Lombardia. Il punto dell'assessore De Poli sugli ingressi e le domande nei Tribunali
In questi ultimi anni nel Veneto si e’ manifestata una costante domanda di disponibilita’ all’adozione: nel 2002, infatti, sono state 1389 le domande avanzate dalle famiglie venete di cui 50,3% di adozione internazionale e, nei primi sei mesi del 2003, sono state 940 (484 per l’adozione nazionale).
E’ la provincia di Padova con il 24,71% delle domande presentate quella dove e’ piu’ alta la disponibilita’ a diventare genitori adottivi; seguono le provincie di Verona con il 20,27% delle domande presentate, Vicenza con il 18,15%, Venezia con il 17,5%, Treviso con il 14,86%, Rovigo con il 3,47%, Belluno con lo 0,97%.
Sono stati 499 i bambini adottati nel 2002 di cui il 76,4% di nazionalita’ straniera e il 23,6% italiani. L’area geografica di provenienza dei bambini stranieri e’ prevalentemente l’Europa dell’Est (Ucraina, Russia, Bulgaria, Bielorussia) seguita dai Paesi dell’America Latina (Columbia, Brasile) e dall’India. Il Veneto, nel panorama nazionale, e’ la seconda Regione, dopo la Lombardia, per numero di adozioni (10% del totale nazionale). Questi dati sono stati resi noti oggi, a Padova, dall’Assessore regionale alle politiche sociali Antonio De Poli che ha sottolineato come ”l’aumento costante di domande di adozione e di adozioni realizzate dipendano in parte dall’aumento delle situazioni di sterilita’ di coppia (in modo particolare quella maschile) e alle scarse possibilita’ di interventi di fecondazione assistita (con indice di positivita’ pari a circa il 20%) in parte per la sensibilita’ storica delle famiglie venete a forme di solidarieta’ sociale verso minori in stato di abbandono o necessita”’.
L’Assessore regionale ha, inoltre, ricordato – inserendo queste azioni nel quadro del decennale dell’Anno Internazionale della Famiglia proclamato dall’ONU – le azioni sviluppate dalla Regione Veneto in questi ultimi
tre anni che hanno portato a mettere in rete tutti i soggetti pubblici e privati interessati al tema delle adozioni: a
partire dalle equipes delle adozioni presenti nelle Ullss (sono ben 26, istituite dalla Regione nel 2001 e composte da due psicologi e due assistenti sociali specializzate) per passare agli enti autorizzati (sono 19 nel Veneto gli enti autorizzati all’adozione) per arrivare al Tribunale dei minorenni.
Di fronte ai rappresentanti del Tribunale per i minorenni di Venezia e agli esponenti delle aziende Ullss, De Poli ha poi presentato due importanti volumetti, il primo dei quali contiene le Linee guida per l’adozione che pongono raccomandazioni precise sul modo di operare e sugli strumenti da utilizzare per rendere omogeneo l’intervento sul territorio regionale e il secondo la Guida per i genitori, seconda edizione, completamente rielaborata e arricchita rispetto alla prima stesura del 2001, strumento di informazione alle coppie che si stanno preparando all’adozione, in grado di fornire gli elementi normativi, sociali, psicologici da conoscere prima di avviarsi concretamente nel delicato percorso dell’adozione. La guida fornisce anche gli indirizzi delle equipes, degli enti autorizzati e i costi necessari per l’adozione di un bimbo straniero.
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