Economia circolare
Bologna, nuova vita per Ozempic e i suoi fratelli
Il famoso farmaco anti-diabete e altri medicinali vengono somministrati in penne pre-riempite usa e getta: ogni anno in Italia se ne usano 17 milioni di pezzi. A Bologna, il maggior produttore, Novo Nordisk, Federfarma e la multi-utility Hera si accordano per organizzarne il ritiro differenziato. Le penne così recuperate saranno riciclate in Danimarca per diventare oggetti come sedie, lampade, vasi
Èun farmaco anti-diabete reso famoso dalla fregola degli americani ma anche degli australiani per dimagrire: è l’Ozempic, medicinale antidiabete della Novo Nordisk, recentemente ammesso negli Stati Uniti dalla Food and drug administration al trattamento dell’obesità grave.
Negli ultimi anni, la sua particolare efficacia nella perdita di peso è diventato un tormentone, anche nel jet set statunitense – Elon Musk, per esempio, ha ammesso di farne uso. Si era anche assistito a fenomeni di consumo illecito.
Un boom che aveva creato problemi di produzione e creato difficoltà di reperimento ai diabetici in vari Paesi, tanto che la Novo Nordisk era dovuta correre ai ripari con un faticoso aumento di produzione. Ora la bolla pare essersi un po’ sgonfiata – come tanti suoi utilizzatori “abusivi” – ma se andate su Instagram, oggi trovate 209mila post col tag #ozempic, e 93mila su TitTok. E un altro tag famoso è #ozempicface, “faccia da Ozempic”, intendendo appunto quei volti rapidamente scavati che denoterebbero un dimagrimento intensivo grazie al farmaco.
L’azienda danese peraltro già produceva insulina e altri farmaci per le malattie croniche non trasmissibili e per le patologie rare. Molte, come l’Ozempic, prevedono iniezioni con penna di plastica usa e getta, pre-riempite di farmaco.
Bologna, accordo Novo Nordisk, Federfarma e Hera
È di oggi la notizia che il gruppo danese si è accordato con la multiutility Hera, per avviare una speciale raccolta delle penne, attraverso buste distribuite ai cittadini, ritirate separatamente e quindi trasferite all’azienda che, in Danimarca, avvierà attività di riciclo dedicate, trasformandosi in sedie, vasi, lampade e altri oggetti. Finora infatti queste penne venivano infatti smaltite nella raccolta indifferenziata.
L’accordo con Hera riguarderà la città in cui il gruppo ha sede, pur essendo presente in cinque regioni italiane. Bologna è infatti tra le tre città italiane coinvolte nel progetto pilota “TakeBack: ReMed”. Non piccoli numeri: sono oltre 390mila, infatti, le ‘penne’ preriempite usate per le terapie contro diabete, obesità e malattie rare, che ogni anno sono utilizzate dai cittadini bolognesi
«“TakeBack: ReMed”», spiega una nota, «si inserisce nell’impegno globale che Novo Nordisk ha assunto nel campo della sostenibilità con “Circular for zero”, iniziativa globale che si pone l’obiettivo sfidante di raggiungere un impatto ambientale zero entro il 2045. Sperimentato con successo in Brasile, Francia, Danimarca e Regno Unito, “TakeBack: ReMed” ora arriva in Italia con sperimentazioni che interesseranno, oltre Bologna, anche a Parma e Torino».
Ogni anno, in Italia, 17 milioni di penne pre-riempite
Nella città bolognese, ogni anno, viene utilizzato circa il 2% degli oltre 17 milioni di penne preriempite che vengono vendute in Italia in 12 mesi. La sperimentazione – che partirà nelle prossime settimane– si svilupperà grazie a un accordo con Federfarma che favorirà l’adesione delle farmacie cittadine e fornirà i dati di raccolta. «In questi presidi, i cittadini troveranno il kit per la raccolta composta da buste di raccolta delle penne utilizzate che saranno distribuite ai cittadini. Ogni busta potrà contenere tra le 10 e le 15 penne e si stima una previsione di retourn rate – ovvero la risposta di restituzione da parte della cittadinanza – del 25%».
Economia circolare gradita a tutti
Insomma, un modello virtuosi di economia circolare applicato al settore sanitario e farmaceutico, che infatti registra dichiarazioni festanti di un paio di assessori petroniani, Rizzo Nervo (Salute) e Borsari (manutenzione e pulizia), del direttore generale dell’Asl, Bordon e ovviamente dell’azienda, col direttore degli Affari esterni, Salvini.
«La partnership con Novo Nordisk rientra in questa strategia e ci permetterà di recuperare le materie prime anche in questo settore molto specialistico, agendo ancora una volta in modo concreto e creando valore per tutta la comunità», ha sottolineato il direttore centrale ai servizi ambientali di Hera, Renato.
La foto in apertura è di AP Photo/David J. Phillip/LaPresse.
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