Formazione

Spagna: 11 milioni in piazza. L’Eta alla Tv: “noi no!”

Il ministro degli interni, Ángel Acebes, è tornato a ripetere in modo assai insistente che il sospetto numero uno è l'Eta. Ma è sempre meno credibile

di Paolo Manzo

Otto milioni di spagnoli (più di due solo a Madrid) si sono riversati nelle vie iberiche per dimostrare al mondo la loro ripulsa agli attentati di ieri nella capitale. Al momento il bilancio è di 199 morti e 1463 feriti. Intanto le indagini proseguono. Il ministro degli interni, Ángel Acebes, è tornato a ripetere in modo assai insistente che il sospetto numero uno è l’Eta. Domani, intanto, si vota e l’organizzazione indipendentista basca ha negato fermamente in una chiamata alla televisione basca ogni sua responsabilità. A smontare le tesi del governo Aznar fonti della polizia che hanno già detto che né i detonatori né gli esplosivi sono quelli usati di solito dall’Eta. L’opposizione ha lanciato il suo appello: il governo Aznar dica la verità, senza nascondere nulla. E’ chiaro, infatti, che se i responsabili del massacro saranno considerati dalla popolazione quelli dell’Eta, il Pp di Aznar stravincerà le elezione. Di contro, se fossero comunicate all’elettorato le responsabilità di Al Qaeda, difficilmente Rajoy potrebbe superare il socialista Zapatero


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