Volontariato

Intervista a Carlo Costalli Salvate la domenica

Il presidente del movimento cristiano lavoratori presenta l’impegno dell’associazione. «a padova faremo conoscere i nostri centri fiscali e lanceremo una campagna pro riposo festivo»

di Paolo Manzo

Da anni ci stiamo impegnando nel Terzo settore, nell?economia civile e solidale, senza tralasciare le linee storiche del nostro movimento. A Civitas pubblicizzeremo il patronato, l?assistenza fiscale (i Caf), la formazione professionale, il tempo libero, la cooperazione internazionale, il sostegno forte alle iniziative della nostra ong (il Cefa), e poi lanceremo tre campagne specifiche per far seguire alle enunciazioni di principî, i fatti?. È un fiume in piena Carlo Costalli, da oltre 30 anni impegnato nell?associazionismo cattolico e attuale presidente di Mcl – Movimento cristiano dei lavoratori, l?organizzazione cui è legato fin dall?inizio della sua esperienza lavorativa e sociale e che ha celebrato da pochi mesi il trentennale della nascita. Costalli, che ricopre anche l?incarico di presidente nazionale del patronato Sias, elenca con entusiasmo, nel suo italiano toscaneggiante, quali saranno le campagne di Mcl a Civitas. «La prima è il progetto Boma, in Tanzania, che prevede la realizzazione di un impianto di elettrificazione rurale in un villaggio. Un posto in cui elettricità vuol dire acqua. Lanceremo poi una campagna d?informazione con l?Unitalsi, in occasione dell?Anno europeo dei disabili, con cui faremo formazione professionale per l?inserimento al lavoro dei disabili. Infine lanceremo ?la domenica è festa?, un appello alle forze politiche e alle istituzioni. Una campagna nazionale di formazione affinché si promuova il carattere festivo della domenica. Sarà un percorso formativo e d?azione sociale, un?iniziativa laica, sia chiaro, che cercherà di raccogliere firme prestigiose anche a Civitas. E poi rilanceremo il progetto del Cefa in Kenya, che è stato presentato come modello a Kyoto, dove ci sono state le celebrazioni per l?Anno internazionale dell?acqua. L?unico progetto italiano». Vita: A Civitas si parla di pace. Cosa si sente di dire sul tema? Carlo Costalli: Che la pace va perseguita senza strumentalizzazioni anche perché la pace, la democrazia e i diritti sono elementi inalienabili. E collegati tra di loro. Vita: Come va con le Acli? Costalli: I rapporti sono di grande cordialità su molte battaglie, soprattutto quelle legate a lavoro, economia solidale e non profit. Al trentennale di Mcl ho letto, di fronte a 500 dirigenti, una lettera di Luigi Bobba, che è stata applaudita. In sintesi, il messaggio il presidente Acli è stato: non siamo più due costole di un unico movimento. Ormai siamo due movimenti (ognuno con carisma, linee, pregi e difetti) che si confrontano, soprattutto all?interno della Chiesa, su temi d?attualità, cercando d?alimentare ciò che unisce e non ciò che divide. Da quando c?è Bobba i rapporti sono completamente cambiati. In meglio. Vita: Un suo giudizio sull?attività sociale del governo. Costalli: Il dibattito sul Libro Bianco elenca una serie di tematiche che condividiamo. La famiglia, che è stata messa al centro dell?attenzione, la sussidiarietà: in questi ambiti sono stati fatti passi avanti. Ma ci sono posizioni neoliberiste estreme non condivisibili. Od oltranziste, come quelle di Bossi sulla devolution. Il mio, quindi, è un giudizio articolato. Non me la sento di dire che questo governo sui temi sociali fa schifo, né di dargli un otto in pagella. Si deve giudicare di volta in volta nel merito. Ma il processo di modernizzazione del mercato del lavoro, iniziato da Biagi e portato avanti con difficoltà con il Patto per l?Italia, è positivo. E sul Libro Bianco del sottosegretario Sestini ho un giudizio positivo. Paolo Manzo


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