Formazione

Sussidiarietà: una carta ne fissa i principi

Forma di cittadinanza, diversa e positiva, così la sussidiarietà nel 'Convenzione nazionale sulla sussidiarieta' circolare', in corso oggi a Roma

di Redazione

C’ e’ un modo di essere cittadino italiano che contrasta con l’ immagine classica di colui che si disinteressa della cosa pubblica, che costruisce abusivamente, che evade le tasse o che usa gli spazi pubblici solo per il proprio interesse: e’ il cittadino promotore della sussidiarieta’. Questa nuova forma di cittadinanza, diversa e positiva, e’ scaturita dalla prima ‘Convenzione nazionale sulla sussidiarieta’ circolare’, in corso oggi a Roma e promossa da Cittadinanzattiva e dal Comitato ‘Quelli del 118′ insieme al Forum Pubblica Amministrazione. Il cittadino sussidiario e’ colui che controlla la qualita’ dei servizi erogati dal sistema sanitario e dice la sua sulla nomina dei direttori generali delle Asl; progetta l’ abbattimento delle barriere architettoniche; da’ vita a una cooperativa per fornire elettricita’ in zone considerate disagiate, in collaborazione con gli enti locali; progetta e realizza insieme a Comune e aziende private nuove soluzioni per la gestione degli spazi pubblici del proprio quartiere. E ora questo cittadino ‘virtuoso’ ha anche una ‘Carta della sussidiarieta”, sorta di decalogo al quale fare riferimento, la cui sottoscrizione sara’ richiesta anche alle amministrazioni pubbliche, al mondo politico, alle imprese. La Carta stabilisce in dieci punti i principi della ‘sussidiarieta’ circolare’, cioe’ una sorta di amministrazione condivisa tra tutti gli attori, istituzioni, imprese e cittadini. Come spiega Gregorio Arena, presidente del comitato ‘Quelli del 118′, ”si vuole promuovere un nuovo modo di amministrare, che si basa su un diverso rapporto tra politica, amministrazioni e cittadini, non piu’ gerarchico e unidirezionale, ma condiviso e circolare”. Questo nuovo modo di ‘agire’ la cittadinanza – afferma il presidente di Cittadinanzattiva, Giuseppe Cotturri – trova il suo cardine nell’ attuazione del nuovo articolo 118, ultimo comma, della Costituzione, che riconosce la capacita’ autonoma dei cittadini di provvedere all’ interesse generale e impone alle istituzioni di favorirne l’ iniziativa. Il potere insomma, deve ”avere funzioni sussidiarie allo sviluppo civile” e favorire l’ empowerment dei cittadini. Un’ altra proposta avanzata oggi e’ quella di defiscalizzare le azioni dei cittadini finalizzate a curare gli interessi generali: Cittadinanzattiva presentera’ una proposta di legge chiedendo al Parlamento di approvarla. ”Se un cittadino o un gruppo o un’ impresa socialmente responsabile – afferma il segretario generale, Teresa Petrangolini – puliscono periodicamente una spiaggia o promuovono un’ attivita’ scolastica pomeridiana per i bambini di una scuola, devono essere sostenuti, almeno attraverso la possibilita’ di scaricare i costi sostenuti, perche’ fanno qualcosa di utile per tutti, previsto da norme, regolamenti o anche solo da principi generali”. ”In Italia – ha aggiunto – il senso civico e’ un fatto straordinario, in genere si premia chi agisce male e a scapito del bene comune. Noi vorremmo invece che fossero premiati coloro che agiscono per il bene della comunita”’. Petrangolini ha poi citato come esempio positivo l’ atteggiamento dei cittadini spagnoli in occasione della tragedia che li ha colpiti ieri, sottolineando la loro disponibilita’ immediata e massiccia a fornire aiuto e sangue, invitando la platea della Convenzione a osservare un minuto di silenzio per commemorare le vittime della strage di Madrid.


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