Economia

Trentino: Casse Rurali, un 2003 da record

La rete di istituti di credito del Trentino ha chiuso lo scorso anno con un bilancio più che positivo. Tutti con ils egno più i principali indicatori economici

di Francesco Agresti

Un trentino su sei è socio di una Cassa Rurale, uno su quattro è cliente. Nel bilancio 2003 crescono raccolta diretta (+11,9%), impieghi (+16,6%), quote di mercato (+3%) e redditività lorda (+16,5%). In ripresa anche il risparmio gestito (+4,3%) che induce ad essere prudentemente ottimisti per il 2004. Questi, in sintesi, i risultati dei principali indicatori di bilancio delle Casse Rurali. Nel 2003 le Casse hanno aumentato di tre punti la propria quota di mercato, che ora per la raccolta è del 68%. In crescita anche i soci, arrivati alla quota record di 88.500. La raccolta complessiva ha sfiorato i 12 miliardi di euro, i crediti concessi ammontano a 6,5 miliardi. Fra le forme di investimento è in ripresa da qualche mese il portafoglio azionario, a fronte del continuo calo di Bot e Cct. Indicatori che significano innanzitutto fiducia da parte dei risparmiatori, in gran parte soci, che si rivolgono alle Casse Rurali. Questi più in dettaglio i dati del sistema di credito cooperativo trentino. Raccolta Il risparmio complessivamente intermediato dalle Casse Rurali a fine 2003 ammonta a 11,7 miliardi di euro, di cui 7,9 di raccolta diretta e 3,8 di indiretta (che comprende gestioni patrimoniali, fondi comuni e sicav e prodotti assicurativi vita). La raccolta complessiva ha avuto un trend di crescita elevato come nel 2002, chiudendo a dicembre con +7,2%. Quest?andamento è stato trainato esclusivamente dalla raccolta diretta, mentre l?indiretta ha continuato a ridursi (-1,5%), seguendo la tendenza avviata ancora a metà 2001. Dopo tre esercizi di continuo calo, il risparmio gestito ammonta a 1.204 milioni, in aumento rispetto ad un anno prima del 4,3%; calano invece del 4% i titoli in amministrazione, a causa del ridursi del portafoglio in BOT, CCT e BTP, mentre è in ripresa (da giugno 2003) il valore del portafoglio azionario, dopo oltre due anni di calo a partire da fine 2000. La raccolta diretta ha proseguito nei ritmi di crescita elevati chiudendo a fine anno con 7.889 milioni di euro (+11,9%). I conti correnti passivi per tutto l?esercizio hanno segnato livelli di crescita alti, mediamente intorno al 13% a dimostrazione della prudenza dei risparmiatori, in un clima ancora di incertezza dei mercati finanziari e degli scandali finanziari occorsi nel 2003. Quanto alla composizione della raccolta diretta, si rileva un ulteriore ridimensionamento dei depositi a risparmio e dei certificati di deposito. E? aumentato, invece, il peso delle obbligazioni (36,6% della raccolta) e dei conti correnti (43,7%). Impieghi I crediti per cassa hanno raggiunto i 6,5 miliardi di euro, con una crescita annua del 16,6%. Più vivace l?aumento dei crediti a medio-lungo termine con + 20,9%, mentre quelli a breve si sono attestati a +10,8%. Lo sviluppo dei prestiti è stato molto più intenso per le imprese con +17,5% (in particolare per le società non finanziarie con +23,9%, mentre gli artigiani e le imprese produttrici segnano +11,6%) rispetto alle famiglie con +15,9%. Per quanto riguarda le famiglie, queste hanno visto crescere soprattutto gli impieghi e medio/lungo termine (+18,7%), mentre quelli a breve hanno segnato un incremento più contenuto (+4,9%). I settori economici più vivaci sono stati l?edilizia, i servizi, l?industria e artigianato, con +26,8%,+19,1% e +18%. La crescita meno intensa è stata segnata dal commercio con +10%. Il numero dei clienti affidati dal sistema del credito cooperativo è salito a 103.255, con un saldo positivo di oltre 4.400 unità, pari a +4,6%. Le famiglie consumatrici affidate sono 75.493, mentre le imprese sono 25.967. Le sofferenze pari a 80 milioni di euro sono in crescita del 10% rispetto al 2002, e pari all?1,22% degli impieghi complessivi. Le partite incagliate sono pari invece al 5% dei crediti complessivi. Quote di mercato Nella raccolta diretta la quota di mercato delle Casse (per i soli sportelli in Provincia) è passata dal 64,4% di settembre 2002 al 67,8% di settembre 2003, oltre tre punti in più in un anno. Anche nei crediti alla clientela la quota è salita, passando dal 57,8% di settembre 2002 al 60,8% di settembre 2003. I soci delle Casse Rurali trentine hanno superato le 88.500 unità, con una crescita annua di ben 5.231 unità, pari a +6,3%. L?incidenza sulla popolazione residente in Trentino è passata dal 17,5% del 2002 al 18,3% del 2003. Redditività Il margine di interesse dell?insieme delle Casse Rurali ha mostrato un andamento di leggera crescita, grazie all?aumento delle masse e nonostante la riduzione degli spread di tassi. A dicembre 2003 si conferma un aumento del margine di interesse pari a + 2,54% rispetto all?anno precedente. L?area servizi presenta una buona crescita (+16,5%) dopo due esercizi in calo; in particolare la gestione titoli ha ripreso a crescere (+20,9% contro – 24% del 2002). Il margine di intermediazione come sintesi della gestione denaro e della gestione servizi, a fine 2003 è in crescita (+5,75% contro -0,47% del 2002). I costi operativi registrano un aumento contenuto, pari all?1,64% (rispetto a +8% del 2002), incremento simile sia per i costi del personale (+1,33%), che gli altri costi (+1,34%). In sintesi il risultato lordo di gestione con 105 milioni di euro, mostra a fine 2003 una buona ripresa, pari al 15,17%.


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