Sanità

Incolimpiadi, un quiz game per sensibilizzare sull’incontinenza

A un mese dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi 2024, la Federazione delle associazioni incontinenti e stomizzati presenta il primo game quiz dedicato all’incontinenza

di Redazione

Si chiama Incolimpiadi, con una goccia al posto della o. È il primo quiz game dedicato all’incontinenza ed è stato presentato a Roma, a un mese esatto dall’inizio delle Olimpiadi di Parigi, in occasione della XIX Giornata Nazionale per la prevenzione e la cura dell’incontinenza. L’idea è della Federazione delle Associazioni Incontinenti e Stomizzati-Fais in collaborazione con Helaglobe.

Il progetto nasce dalla consapevolezza di quanto sia importante informare e sensibilizzare l’opinione pubblica su temi di salute spesso trascurati e oggetto di pregiudizio, come l’incontinenza. I numeri parlano chiaro: in Italia sono oltre 7 milioni le persone incontinenti, ma il 57% non ne parla nemmeno in famiglia e solo il 25% si rivolge a un professionista.


«Sperimentare è la parola d’ordine della Fais, che ha guidato la nostra sensibilizzazione verso temi delicati e talvolta scomodi. Per la prima volta si parla di incontinenza con un gioco e tutti sono chiamati a interagire», ha affermato Pier Raffaele Spena, presidente Fais. Incolimpiadi è concepito come un quiz multiplayer online a tema olimpico, senza limite di età. Cinque gli sport: corsa, nuoto, canoa, ciclismo e calcio. Dopo aver scelto sport e segnalino, il giocatore deve rispondere correttamente e nel più breve tempo possibile a una serie di domande riguardanti il tema dell’incontinenza: dalle cause ai sintomi, dalla gestione quotidiana alla storia di atleti che hanno affrontato l’incontinenza durante la loro carriera. L’avanzamento del segnalino sul terreno di gioco sarà proporzionale al punteggio totale ottenuto attraverso le risposte alle domande. Qui il link per giocare a Incolimpiadi.

Per Vincenzo Falabella, presidente della Fish, «engagement significa innanzitutto impegno civile e culturale su ogni tema legato alla disabilità, un impegno da sostanziare attivando o rinnovando nuove energie. Per farlo abbiamo bisogno di partecipazione, nel senso di far sentire costantemente la presenza viva delle proprie iniziative, anche e soprattutto a livello locale, e di comunicazione ovvero dell’importanza di comunicare quello che si fa in modo ampio e trasparente, con l’utilizzo dei canali e dei termini giusti». Sandrino Porru, presidente federale della Federazione Italiana Sport Paralimpici e Sperimentali sottolinea il felice connubio con lo sport:  «Una delle frasi iconiche della FISPES è ‘If you have a body, you are our athlete’. Questo vuole comunicare che tutti possiamo fare sport e che l’avere un corpo esprime la bellezza della propria unicità, nell’aspetto e nelle gesta. Son sicuro che anche questi giochi saranno uno straordinario evento sportivo che ci sorprenderà per le molteplici e singolari abilità degli atleti, insegnandoci che la bellezza di ciascuno sta nella propria irripetibile unicità».

Il progetto ha trovato il plauso della ministra per la Disabilità, Alessandra Locatelli: «Credo che INCOlimpiadi sia un’idea capace di eliminare le barriere culturali, i pregiudizi e i preconcetti che ruotano intorno all’incontinenza. Un’idea che crea interesse. La vita di ogni persona è dignitosa se passa attraverso il benessere della salute ma se tiene conto anche della dimensione sociale, ricreativa, relazionale, affettiva e perché no sportiva».

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