Formazione

Mucca pazza negli umani: il punto della situazione

I casi accertati dall'Organizzazione mondiale della sanità sono 92. In Italia nessun malato accertato, ma segnalazioni in crescita verticale

di Gabriella Meroni

L’ultima vittima e’ il ragazzo morto la scorsa notta a Parigi ma sono frequenti gli allarmi che in questi giorni si diffondono su presunti casi di nuova variante del morbo di Creutzfeldt-Jakob (vCJD) la forma di malattia umana sospettata di essere causata dal consumo di carne infetta da Bse, l’encefalopatia spongiforme bovina. Ma mentre nel Regno Unito fino ad oggi si sono manifestati 88 casi di vCJD dal 1994, 3 in Francia e 1 in Irlanda, l’Italia e’ a tutt’oggi esente da questa forma di malattia, anche se le segnalazioni aumentano a ritmo vertiginoso: sono già 71, ad esempio, nei primi tre mesi di quest’anno. Se si continuasse così, si arriverebbe a oltre 280 segnalazioni, contro le 177 dell’anno scorso. Secondo gli esperti, tuttavia, questo aumento e’ legato alla migliore rete di sorveglianza e alla maggiore attenzione tra i neurologi, non ad un particolare rischio accertato. NUOVA VARIANTE DI CJD – sospettata di essere collegata con la Bse, cioe’ il cosiddetto morbo della mucca pazza; e’ stata scoperta in Gran Bretagna nel 1994 e ha colpito persone giovani; i casi segnalati sono, secondo i dati dell’Oms 92. Oggi non esiste alcun test diagnostico preventivo, ma la risonanza magnetica e l’elettroencefalogramma aiutano alla diagnosi perche’ rilevano alcune lesioni tipiche di questa forma. I criteri di diagnosi tra le due forme umane (VCJD e CJD sporadica) sono molto stretti e una diagnosi precisa e’ possibile anche da vivente. Inoltre all’esame autoptico del cervello nella vCJD la proteina prionica, responsabile della degenrazione del cervello, forma particolari placche; inoltre, al test biologico Western Blott sul campione di tessuto, si evidenziano altre particolarita’. Esiste infine una forma di CJD FAMILIARE, anche questa non legata alla Bse, e provocata ad una mutazione genetica; al registro dell’Iss sono stati segnalati 61 casi.


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