Economia

Merchant bank delle cooperative: risultati brillanti

Il bilancio di Cfi: investiti 80 milioni di euro e creati 6 mila posti di lavoro.

di Francesco Agresti

Ha 16 anni di età ma non li dimostra affatto. Anzi, è più viva e vegeta che mai. Stiamo parlando della Cfi, una merchant bank interamente dedicata al mondo della cooperazione, nata grazie alla famosa Legge Marcora. Ossia alla legge 49/85 che prese il nome dell?allora ministro dell?Industria che la promosse per far fronte agli effetti della crisi industriale del tempo che decimava senza sosta imprese e posti di lavoro. L?idea di fondo era quella di sostenere gruppi di lavoratori che avevano perso il posto aiutandoli ad avviare una cooperativa che svolgesse la stessa attività che i nuovi soci svolgevano all?interno dell?impresa. “CFI”, spiega Ferruccio Pelos, amministratore delegato, “è una cooperativa nata su iniziativa delle tre centrali: Agci, Confcooperative e Legacoop, con l?obiettivo di sostenere e promuovere la nascita di cooperative per salvaguardare i livelli occupazionali seriamente minacciati dalle crisi industriali”. L?idea ha funzionato talmente bene che CFI in questi anni ha partecipato al capitale sociale di 159 cooperative, investendo 80 milioni di euro e contribuendo a creare oltre 6 mila posti di lavoro. Per questo, dopo una fase di stallo, dovuta anche ai limiti imposti dall?Unione europea, la legge Marcora è stata nuovamente finanziata ed è stata anche modificata in modo tale da consentire a CFI di finanziare non solo cooperative di produzione e lavoro ma anche le piccole società cooperative e le cooperative sociali che posseggano determinati requisiti (info: CFI)

17 centesimi al giorno sono troppi?

Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.