Formazione

Viaggio a Corigliano, paese del campione. Ringhio ma non dimentico

Il giocatore simbolo del Milan ha lanciato “Forza ragazzi”. Un’iniziativa per aiutare i giovani compaesani. Un’iniziativa coraggiosa. Ma funziona? (di Vincenzo Canonaco).

di Redazione

Due ragazzi con gli occhi vispi vendono ortofrutta sulla strada d?ingresso a Corigliano Calabro. Messi insieme non avranno più di 25 anni. A qualche centinaio di metri ce n?è un altro, questa volta a bordo di un piccolo motocarro, sempre minorenne. Rappresentano il modo per sbarcare il lunario, tra lavoro nero e commercio ambulante, che tenta di tenere testa ai grandi supermercati, diffusi in ogni via. Lo specchio del disagio, presente in qualsiasi centro urbano del Sud. Una marginalità vissuta ancora nella rete del lecito e spesso per qualcuno l?insoddisfazione economica conduce direttamente nelle braccia delle organizzazioni malavitose. Cresciuto sulla spiaggia Qui, durante il periodo invernale, c?è tranquillità. Finita la campagna di raccolta degli agrumi, vanno via pure le migliaia di extracomunitari irregolari che lavorano nelle numerose aziende agricole. Le barche al porticciolo di Schiavonea sono parcheggiate sulla spiaggia e si preparano per intensificare le uscite. Proprio qui è nato e cresciuto, sulla sabbia del lungomare, Ringhio, al secolo Gennaro (Rino) Gattuso, qui ha calciato i primi palloni in vista del grande salto. Un modello, un riferimento per quelli che sono rimasti, ma non per tutti. Il disagio è diffuso, quanto la difficoltà a trovare un lavoro. Di loro, di quelli che non hanno avuto fortuna, perché vivono ancora in tuguri o non sanno come fare la spesa, si ricorda spesso il campione partito da ragazzino e tornato da grande. Il ?vizio? della solidarietà ce l?ha nel cuore, come quando stringe il pugno rivolto a quelli della curva. Chi lo conosce da sempre lo descrive come “timido, riservato e molto sensibile”. Ricorda Tina De Rosis, infaticabile giovane dirigente dei servizi sociali del Comune di Corigliano: quando militava nella Salernitana, in seria A, Rino organizzava le ?partite del cuore? e i fondi raccolti andavano in beneficenza, agli istituti di assistenza che operano nel centro ionico cosentino. Una volta organizzò una ?marcia del cuore? e con i fondi raccolti fece la spesa per oltre trenta famiglie in difficoltà. Forza ragazzi Un?attenzione concreta, che si unisce ai tanti che operano per frenare il disagio. Chi con i centri di aggregazione, chi con una casa famiglia, chi con progetti mirati per ogni singola struttura familiare, chi con l?affido. Don Mario Del Piano da oltre dieci anni lavora nella popolosa zona dello Scalo. Di storie-fotocopia ne conosce tante, ma ci sono pure quelle a lieto fine. Ha già pronta al piano sopra il suo appartamento una casa famiglia per otto ragazzi: “Chissà se Rino si ricorderà di noi, abbiamo bisogno di solidarietà”, dice. Intanto, l?azienda sanitaria da sei mesi non gli completa l?iter per l?apertura. La Fondazione ?Forza ragazzi? nata per iniziativa di Gattuso il 17 dicembre dello scorso anno, servirà a smorzare i bisogni dei dimenticati. “Prima Gattuso si è impegnato in modo informale, adesso lo farà in modo ufficiale”, afferma Maria Cristina Russo, consigliere d?amministrazione della fondazione. Il libro In Rino veritas racconta i primi 26 anni della sua vita, ed è andato a ruba: 60mila copie distribuite con la Gazzetta dello Sport. I proventi saranno utilizzati per gli scopi sociali della fondazione, come pure i 20mila euro che lui ha già donato. L?aiuto del cugino Il campione ha espresso il desiderio di “avere uno scopo con la fondazione, far convogliare i soldi che arrivano dalla pubblicità”, ricorda la Russo. La macchina organizzativa è in moto. È pronta la mascotte, i gadget. Anche i proventi della sua partecipazione alle trasmissioni televisive verranno impiegati per quelli che hanno bisogno. “L?obiettivo è creare partendo da Corigliano”, ricorda la Russo, “ma non si pone limite alla Provvidenza”. Per questo sono in programma molti eventi. I contatti tra la Fondazione e il paese natio sono tenuti dal cugino, che si chiama anche lui Gennarino Gattuso, e gli somiglia molto, ma non ama farsi fotografare. Nel suo studio di architetto, pile di carte e cartelle, tra cui quella della Gattuso s.r.l.. Che cos?è? “L?azienda che Rino sta realizzando con la famiglia per la depurazione dei molluschi”. Un modo per dare delle opportunità di lavoro, in una terra dove è difficile trovarlo. Un modo per combattere la devianza e la dispersione scolastica, molto elevata nel suo quartiere di Schiavonea. Ma con la fondazione, anticipa Gennarino, il famoso cugino vuole realizzare “una casa d?accoglienza per anziani”. Gemellati con Milano La sua attenzione verso i giovani, però, non si ferma. Già da tempo finanzia una squadra che milita nel campionato dilettanti calabrese e porta il suo nome. I ragazzi si allenano in un piccolo campo di periferia da cui forse nasceranno nuovi campioni, che non dovranno emigrare per trovare la strada del successo. Il sindaco della cittadina calabrese, Giovanni Battista Genova, considera “lodevoli” le iniziative del concittadino rossonero. “Noi lavoriamo per rispondere a tutti i bisogni, però le ristrettezze economiche non sempre ci consentono di far fronte a tutto”. Intanto l?assessorato ai Servizi sociali del Comune di Milano ha preso contatti con quello di Corigliano per stabilire una collaborazione, un gemellaggio, sulla scia dell?iniziativa. È un modo per esserci, farsi pubblicità ma anche fare del bene. E Gennarino lo sa.

Vincenzo Canonaco


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