Famiglia

Jamila

Chi non la adotterebbe?

di Antonietta Nembri

Nome: Jamila, vedova Paese: Afghanistan Segni particolari: ha avviato un?impresa “Ogni donna è Jamila”: è lo slogan scelto per presentare l?omonimo progetto della Fondazione Pangea. Jamila è una vedova di Kabul: una non-persona per la società afghana all?interno della quale si esiste in quanto figlia, sorella, moglie o madre ?di?. Ma per chi, come a Jamila, il destino ha riservato la vedovanza, non c?è futuro. Non si è nessuno. Su Jamila e la sua voglia di riscatto ha scommesso Simona Lanzoni di Pangea onlus. Nella nuova Costituzione la condizione delle donne ha fatto dei passi avanti, ma prima che dalle enunciazioni si passi alla realtà rischia di passare del tempo. Troppo per le tante Jamila alle quali nessuno fa credito, perché prive di un uomo che faccia da garante. E così restano escluse dai tanti programmi di microcredito attivati, e a loro non resta che la prostituzione e la mendicità. Pangea a Kabul ha deciso di lanciare un progetto di microcredito diretto alle donne. E così dopo Jamila sono state tante, un centinaio a oggi, le donne che si sono scoperte imprenditrici, tanti e diversi i microprogetti d?impresa: dalla sartoria al make up per la preparazione delle spose (che in Afghanistan è un?operazione che dura settimane) alla vendita e creazione di dolci, all?allevamento. Si sono realizzati anche corsi di formazione. Ora ci sono oltre 600 donne che hanno creato un progetto pronto per essere finanziato: a ognuna andranno 100 euro, il rimborso è poi previsto in micro-tranche settimanali. In occasione dell?8 marzo Pangea onlus lancia una ?adozione a distanza? da donna a donna. L?invito è quello di sostenere le vedove, ma anche le orfane, afghane a costruirsi un futuro.

Info: Pangea, tel. 02.733202


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA