Famiglia
Genitori bocciati, promossi gli amici
Un sondaggio della fondazione Exodus di don Mazzi: cercansi mamma e papà che capiscano i ragazzi
di Redazione
Genitori bocciati, amici promossi. E grande importanza ai guadagni con poca fatica. Sono le preferenze dei giovani fotografati da un sondaggio della Fondazione Exodus di don Antonio Mazzi su un campione di 635 adolescenti italiani, tra i 14 e i 19 anni. Solo il 10 per cento di loro ha già un lavoro.
Un’idea di famiglia un po’ debole, dunque, forse per colpa dello scarso tempo trascorso insieme: il 59% degli intervistati, infatti, dice di passare con i genitori almeno tre ore al giorno, il 18% parla di più di un’ora di tempo trascorso insieme alla famiglia, ma almeno il 7% afferma di stare insieme alla mamma e al papà non più di mezz’ora. Il 57% dei ragazzi vorrebbe trascorrere più tempo insieme alla famiglia, ma nonostante le buone intenzioni, il 48% dei ragazzi incontra i genitori soltanto la sera a cena e il 36% si lamenta per la televisione sempre accesa durante e dopo i pasti. L’incontro serale continua comunque a essere un’abitudine delle famiglie, minacciata sempre più da vicino da impegni frenetici: lo dimostra il 21 per cento degli intervistati, che afferma di passare qualche ora con i genitori soprattutto durante i weekend.
Anche i discorsi tra genitori e figli risentono della presenza della Tv e degli impegni quotidiani: il 68% degli intervistati afferma che l’argomento di cui parla più spesso quando è insieme ai familiari sono i problemi economici, mentre il 39% commenta i programmi televisivi e le notizie del telegiornale. Fanalino di coda sono i problemi degli adolescenti e le persone frequentate. Più della metà dei ragazzi (il 51%) in famiglia parla dei problemi che i genitori hanno tra di loro: ma sono discorsi che 15 su 100 di loro non vorrebbe ascoltare, perché trova ingiusto “far cadere sui figli i problemi con l’altro genitore”. Insomma, un terzo dei ragazzi (32%) ritiene che il genitore non sappia capire cosa serva veramente ai propri figli: il 29 per cento, però, fugge all’idea del genitore amico e desidererebbe piuttosto un punto di riferimento sicuro in ogni occasione. Il muro contro muro continua nelle scuole: il 25% non si sente compreso da adulti e genitori all’interno dell’istituzione scolastica, mentre per il 34% le aule e le materie di studio sono un obbligo cui è molto difficile sottrarsi.
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