Sostenibilità

Caccia: ritirato il decreto legge del governo

Il ministro Alemanno, che ha perso la "battaglia" con gli ambientalisti, ha dichiarato che sul testo in CdM erano emerse ''diverse sensibilita'''. La discussione ritorna al Parlamento

di Benedetta Verrini

Dopo le numerose proteste degli ambientalisti e l’appello del Wwf al ministro Matteoli, il governo fa dietrofront sulla questione caccia: il decreto legge di revisione della normativa sull’attivita’ venatoria oggi e’ stato ritirato dal governo, per affidare l’intervento alle conclusioni del dibattito in atto in Parlamento. Lo ha annunciato il ministro delle Politiche Agricole, Gianni Alemanno, in una conferenza stampa al termine della riunione del Consiglio dei Ministri. E’ stato lo stesso presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, a proporre di affidare il dibattito e la formulazione della normativa al Parlamento dove sono stati gia’ depositati diversi disegni di legge in materia. Alemanno riferisce che si e’ arrivati a questa decisione dopo che nel CdM erano emerse ”diverse sensibilita”’ sul contenuto del decreto, che verra’ comunque riproposto dai deputati di Alleanza nazionale. Il ministro Alemanno ha dichiarato di aver accettato questa decisione con l’obiettivo di velocizzare, in questo modo, il varo di un provvedimento in materia, che, ha tenuto a sottolineare, non confligge con le normative e le direttive dell’Unione europea ma anzi adegua l’attuale normativa a quelle disposizioni prevalenti nella Ue e alla nuova formulazione del titolo V della nostra Costituzione, che attribuisce alle Regioni competenze esclusive sull’attivita’ venatoria.


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