Famiglia

Un errore tedesco, copiato da tutti

Intervista a Franco Bruni.

di Paolo Manzo

Anche Franco Bruni, economista, docente in Bocconi, editorialista della Stampa, non ha mezze parole nel bollare quest?Europa egoista. “Professore, possiamo parlare di ossessione da immigrazione,in merito alla chiusura, sino al 2011, imposta da molti Paesi membri ?” Franco Bruni: Certo, la parola ossessione mi pare calzante. E si attaglia soprattutto alla Germania. Vita: Dal punto di vista economico, ci sono delle ragioni plausibili a questo blocco? Bruni: Assolutamente no. Tutto nasce da un errore di analisi, dimostrato oramai dagli economisti. Vita: Qual è la tesi economica erronea che ha portato all?innalzamento delle barriere all?entrata della manodopera? Bruni: Che differenze sostanziali nel reddito pro capite delle persone portino a dei flussi di manodopera eccessivi. Totalmente falso, come dimostra empiricamente la storia economica e l?econometria. E c?è un?aggravante. Vita: Quale professore? Bruni: La Germania aveva già fatto lo stesso errore di valutazione dopo la caduta del Muro, quando con l?unificazione si attendevano un?invasione barbarica dall?ex Repubblica democratica tedesca. Mai previsione fu più smentita dai fatti. Proprio avere sovrastimato questo rischio ha influenzato in modo decisivo la stipulazione del Trattato di adesione all?Unione, con l?inserimento della clausola ostativa proposta dalla Germania, ma accettata da tutti.


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