Welfare

Carcere: dietro le sbarre liberi di leggere Pirandello

Sei detenuti della prigione di San Gimignano parteciperanno alla convegno-concorso ''Colloqui fiorentini'' dedicato al drammaturgo siciliano

di Redazione

Costretti in carcere, ma liberi di correre con il pensiero alla loro terra di origine, la Sicilia, attraverso la lettura e lo studio dei testi di Pirandello: e’ quanto hanno potuto fare alcuni detenuti nel carcere di Ranza, a San Gimignano, in provincia di Siena, partecipando, anche se a distanza, alla terza edizione di ”Colloqui fiorentini”, convegno-concorso, in programma da oggi a sabato prossimo a Firenze, riservato agli studenti delle scuole medie superiori di tutta Italia, quest’ anno dedicato al drammaturgo siciliano. Nel carcere di San Gimignano ci sono dieci classi delle scuole superiori, cinque per detenuti di media sicurezza e cinque per quelli di alta sicurezza. Sono sei i carcerati che hanno partecipato al concorso, inviando tesine dedicate alle novelle e alla vita di Luigi Pirandello. Sono stati guidati dalla professoressa Alessandra Cencini, che da tre anni insegna materie letterarie nel triennio dell’ alta sicurezza e in una quinta della media sicurezza. ”La nostalgia di casa, della famiglia in carcere e’ molto forte – racconta la professoressa Cencini -, il fatto di poter recuperare le loro radici, di riprendere un autore studiato alla scuola media, in cui hanno ritrovato le caratteristiche dei loro conterranei, li ha appassionati. Da quando abbiamo deciso di partecipare al concorso hanno letto molto, si sono dati da fare, specialmente durante le vacanze di Natale, anche se si sono dovuti arrangiare perche’ la biblioteca del carcere non e’ molto fornita e aggiornata”. Anche altri detenuti non siciliani, che frequentano la quarta di alta sicurezza, si sono cimentati su Pirandello grazie ad un progetto didattico ideato dalla professoressa. ”Queste persone dovranno affrontare l’ anno prossimo la maturita’ e quindi mi e’ sembrato opportuno farli avvantaggiare su questo autore del Novecento. In particolare abbiamo analizzato due novelle che l’ autore siciliano aveva scritto a Chianciano, dove aveva soggiornato, per le terme, al Grand Hotel. Un pretesto per far conoscere delle opere meno note e piu’ vicine per ‘l’ ambientazione’ conosciuta”. Nessuno dei detenuti, che hanno dai 30 ai 50 anni, sara’ tuttavia presente a Firenze nei tre giorni del convegno-concorso per esporre le proprie tesine, come invece faranno gli altri studenti ‘regolari’ giunti da tutta Italia. Solo uno dei detenuti aveva ottenuto il permesso di uscita dal magistrato, ma il nulla osta e’ arrivato troppo, a ridosso del convegno, e non ci sono stati i tempi per organizzare la sua partecipazione. Alla terza edizione dei ”Colloqui Fiorentini” partecipano oltre mille studenti, accompagnati dai loro insegnanti. Per cimentarsi su Pirandello hanno scelto vari strumenti espressivi: tesine, opere figurative ed un allestimento dei ”Sei personaggi in cerca di autore”, che va in scena questa sera la Teatro Niccolini di Firenze. Gli attori sono tutti studenti cosi’ come la regista, Sara Grifini, 17 anni, allieva di un istituto tecnico per il turismo del capoluogo toscano.


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