Leggi

Psichiatria: appello contro la riforma da…un esponente di FI

L'intero Consiglio Regionale della Lombardia, su proposta del consigliere forzista Carlo Saffioti,

di Benedetta Verrini

Stop immediato al progetto di legge della Burani Procaccini, un testo “inopportuno”, che non dice “niente di nuovo”, introduce “elementi che creano grande perplessità e contrarietà” ed “invade clamorosamente le competenze regionali”. Lo chiede a gran voce il consigliere regionale di Forza Italia della Regione Lombardia, Carlo Saffioti, anche presidente della Commissione regionale Sanità e Assistenza, che scrive una lettera al ministro alla Salute Girolamo Sirchia ed al presidente della Regione Roberto Formigoni per bloccare subito il progetto di legge. A darne notizia la cooperativa Itaca (itaca.coopsoc.it), che da mesi segue con apprensione l’iter di questa discussa riforma della legge 180. Ora la “bocciatura” arriva da un intero Consiglio Regionale, quello della Lombardia, che ha già approvato all’unanimità un ordine del giorno contro la proposta di legge “Burani Procaccini”. “La duplice notizia assume, oggi, un effetto dirompente. Perché ribadisce quella che è un’opposizione netta alla riforma della legge Basaglia, un’opposizione che, oltre ad essere trasversale a livello politico, è interna a Forza Italia stessa” commenta Itaca in un comunicato. “Cari amici,- scrive Carlo Saffioti- mi risulta che la legge di ‘controriforma psichiatrica’ Burani procaccini stia per arrivare alla discussione in aula alla Camera. Contro questo progetto di legge si sono già pronunciate tutte le società scientifiche psichiatriche, quasi tutte le associazioni dei familiari; anche il Consiglio regionale della Lombardia con un ordine del giorno approvato all’unanimità”. Il documento è indirizzato a: parlamentari della Lombardia di Forza Italia, coordinatore nazionale di FI Sandro Bondi, coordinatore regionale di FI Paolo Romani, capogruppo di FI al Senato Renato Schifani, capogruppo di Forza Italia alla Camera Elio Vito, ministro Girolamo Sirchia, sottosegretario Antonio Guidi, presidente Regione Lombardia Roberto Formigoni, assessori Romano Colozzo Carlo Borsani e Giancarlo Abelli, senatore Antonio Tommasini e onorevole Fabio Minoli. “Il progetto di legge -prosegue la lettera-, oltre che essere inopportuno, oltre che rischiare di riaprire discussioni e polemiche sopite, oltre da una parte a non dire niente di nuovo rispetto a quanto già previsto ad esempio dai progetti obiettivi di diverse Regioni e dall’altra a introdurre elementi che creano grande perplessità e contrarietà, invade clamorosamente le competenze regionali”. “Non mi sembra il caso che vengano introdotti -sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia-, in questo momento, ulteriori elementi di scontro e di polemica non tanto nei confronti dei partiti dell’opposizione, ma nei confronti di qualificati e trasversali settori dell’opinione pubblica”. “Mi appello pertanto affinché -chiede Saffioti-, alla luce di quanto vi ho detto, vi impegnate per bloccare il progetto di legge in questione”. Tutto questo mentre oggi alle 14 si riunisce la Commissione affari sociali per riprendere la discussione sul progetto di legge Burani (anche se un ulteriore proposta a firma Lucchese dell’Udc è stata abbinata nei giorni scorsi). “Un no netto “senza se e senza ma”, espresso in più occasioni e da angolature diverse, a partire ancora dalla prima versione del testo Burani Procaccini del 2001″ commenta ancora Itaca. “Un dissenso significativo perché proveniente non solo dalla maggioranza delle Associazioni di psichiatri, da psicoterapeuti dei più diversi orientamenti, dalla quasi totalità delle Associazioni dei familiari, dalla più parte dell’universo associativo, del non profit e della Cooperazione sociale, ma anche da esponenti autorevoli oltre che dell’opposizione della stessa maggioranza al Governo. Ricordate le parole del ministro Sirchia sul Corriere della Sera del 10 agosto 2003? “«Ma va’, hanno chiuso i manicomi in tutto il mondo e adesso ci mettiamo a riaprirli noi?». Girolamo Sirchia sbuffa, il ministro della Salute non ha un istante di esitazione, «la legge Basaglia va ritoccata, questo sì, ma nell’organizzazione e non nei principi o nello spirito»”.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA