Non profit

Oxfam: i grandi marchi sportivi sfruttano i poveri

La denuncia contro Adidas, Nike e colleghe è contenuta nel rapporto "Play Fair at the Olympics".

di Carlotta Jesi

I grandi marchi sportivi che si preparano a lanciare massive campagne pubblicitarie in vista delle Olimpiadi di Atene sfruttano i lavoratori dei Paesi poveri costringendoli a massacranti orari di lavoro e violando ogni loro diritto. Questa la denuncia contenuta nel rapporto Play Fair at the Olympics, gioca pulito alle Olimpiadi, che l’ong Oxfam ha realizzato insieme all’organizzazione Labour Behind the Label e a una rete di sindacati. Le accuse precise contenute nel rapporto che si basa su interviste con i lavoratori impiegati dalle grandi aziende nelle fabbriche del Sud del mondo e in Paesi come la Turchia e la Bulgaria? Giornate lavorative di 18 ore senza pause, settimane di 7 giorni e «nottate intere passate a cucire», come dichiarano i lavoratori di un’azienda thailanede che produce per Fila, Puma e Nike. La reazione delle aziende? Interpellate dal quotidiano inglese Guardian, hanno risposto in maniera molto diversa. Dal “No Comment” dell’Umbro, ai «stiamo studiando attentamente il rapporto» di Asics e Fila Uk fino alle dichiarazioni della Nilke che si è detta «interessata» al rapporto dichiarando che sta lavorando per migliorare le condizioni di lavoro dei suoi lavoratori insieme all’organizzazione non profit Global Alliance for Workers and Communities. Per informazioni sul rapporto: www.oxfam.org


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