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Pronta direttiva contro gli scarichi chimici nel Mediterraneo

Estese a diversi porti italiani (Ravenna, Trieste, Brindisi, Messina, Reggio Calabria, Cagliari, Genova, ecc) le limitazioni per le navi che trasportano materiali pericolosi

di Gabriella Meroni

Sarà emanata la settimana prossima la direttiva contro le ?carrette dei mari? nelle cosiddette aree sensibili (alto Adriatico, Canale di Otranto, Stretto di Messina, Santuario dei cetacei, Bocche di Bonifacio). Lo ha affermato il ministro Willer Bordon, al termine di un confronto con i rappresentanti degli armatori, Assoporti e associazioni. “Gli armatori e gli industriali – ha spiegato il ministro – mi hanno chiesto una settimana di tempo per approfondire la normativa, ma fra sette giorni ci sarà la mia ordinanza oppure, e sarebbe meglio, un provvedimento condiviso col ministero dei Trasporti, che avrebbe maggiore sostanza giuriudica e minore possibilità di essere impugnato”. La direttiva si propone di estendere a diversi porti italiani (Ravenna, Trieste, Brindisi, Messina, Reggio Calabria, Cagliari, Genova, ecc) le limitazioni per le navi che trasportano materiali pericolosi (petroliere, chimichiere) già vigenti per la laguna di Venezia, lasciando però un limite temporale più ampio per l’entrata in vigore dei divieti. ”Contro questo provvedimento – ha spiegato Bordon – c’è una forte opposizione, come sempre quando si confrontano interessi di categoria con quelli collettivi”. Oggi comunque, ha aggiunto, ”è emersa una posizione positiva di Confindustria, che in un documento ha messo nero su bianco due fondamentali impegni da parte della categoria degli armatori: lotta contro gli sversamenti abusivi di olii nel Mediterraneo ed inserimento, nei contratti di noleggio, di una clausola che prevede il divieto di transito nelle Bocche di Bonifacio”. Questi impegni tuttavia, ha sottolineato il ministro, ”pur essendo importanti, non sostituiscono la direttiva, i cui obiettivi possono essere più efficacemente raggiunti con un provvedimento che coinvolga, oltre al ministero dell’ Ambiente, anche quello dei Trasporti, nonché le categorie interessate”.


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