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Quando

Tony Renis torna dagli Stati Uniti per ideare il Sanremo più originale di sempre. Ma il ritmo è sempre lo stesso: quando, quando, quando.

di Alter Ego

Quando quando quando. Il refrain di un?epoca, certo. La canzone con cui Tony Renis, giovane, vinse Sanremo oltre mezzo secolo fa. Ma anche un programma, il programma della vita di Tony. Perché ci sono stati tre quando nella vita di Tony.
Quando Tony viveva in Italia. Cioè quando Renis cercava il successo e scriveva canzoni piene di speranza. Una fortuna che il successo a Sanremo, con una canzone che metteva insieme armoniosamente tradizione e innovazione, riuscì a dargli superando qualunque aspettativa. Da lì si arriva al secondo quando, ovvero a quando Tony andò in America.
Quando Tony se ne andò in America, spinto dal successo e da una sete di averne che non si spegneva. Qui, Tony diventò un mito. Non solo l?italiano famoso, il cantante celebre, il giovane povero ma bello e con un?ugola d?oro. Ma soprattutto l?idolo delle folle italoamericane, lo scugnizzo che ce l?aveva fatta, l?incarnazione del mito americano. Che molti anni dopo arriva all?ultimo quando.
Quando Tony torna in patria, cioè. Per ricreare Sanremo. Accompagnato dalle polemiche, per via della sua amicizia con il presidente del Consiglio, e dalle accuse di altri, come Nando Della Chiesa, che hanno una teoria sulle amicizie del secondo quando, quando Tony era in America. Sul primo e secondo quando sarà la storia, se non le istituzioni preposte, a dire quello che dovrà essere detto. Ma sull?ultimo quando, si può già dire qualcosa anche senza averlo visto. Che è il Sanremo meno prevedibile degli ultimi anni. Anche solo per aver lasciato a casa i noti in favore degli ignoti.

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