Formazione

Il frigo anti spreco

Tecnologie alla portata di tutti per risparmiare energia senza cambiare stile di vita. Un investimento che rende nel tempo.

di Francesco Agresti

Volete un investimento sicuro e redditizio? Comprate un frigorifero, vi farà guadagnare cinque volte di più di un Bot. Ci sono tecnologie a portata di tasca che permettono di risparmiare sui consumi senza dover investire una fortuna o stravolgere lo stile di vita. La sede della Fondazione Chesaeake Bay di Annapolis, nel Maryland, è dotata di toilette a compostaggio, cisterne per la raccolta dell?acqua piovana e produce corrente elettrica grazie a pannelli solari. Risultato: consuma un decimo dell?acqua e un terzo dell?elettricità di un edificio delle stesse dimensioni mantenendo inalterato il livello dei consumi. E ancora. Il quartiere generale del Rocky Mountain Institute, sempre negli Usa, è a 2000 metri di altitudine. Nonostante le proibitive condizioni meteorologiche, non ha un impianto di riscaldamento. Grazie a sistemi solari passivi e ad altri accorgimenti, la temperatura all?interno è godibilissima. E i costi di costruzione sono stati inferiori alla media. L?Issi – Istituto sviluppo sostenibile sta realizzando, per conto della Provincia di Bologna, una pubblicazione con suggerimenti su come ridurre i consumi energetici. «Abbiamo calcolato», dice Giuseppe Onufrio, direttore dell?istituto, «che per acquistare un frigorifero nuovo a basso consumo energetico si spendono 150-200 euro in più rispetto a uno a ciclo combinato. Una differenza che è un investimento. Infatti, grazie al risparmio energetico l?extracosto viene recuperato nei primi quattro anni e nel corso di tutta la vita dell?elettrodomestico il tasso di ritorno dell?investimento può essere superiore al 10%». Un rendimento che sfiora il 40% nel caso delle lampadine fluorescenti compatte. Come dimostra Giacomo Korn, in Uso razionale dell?energia nella casa (Franco Muzzio Editore), sostituendo le lampadine a incandescenza con quelle fluorescenti la differenza di costo è recuperabile in 18 mesi. «Buona parte dei consumi attuali sono uno spreco», sostiene Pierluigi Alari, del Dipartimento di Energetica del Politecnico di Milano. Un esempio? In un?abitazione media per lo stand-by si consumano circa 5 chilowattora annui, 3,5 volte in più rispetto a quelli necessari per utilizzare il computer, il doppio dei consumi di una lavatrice. «Solo il 30% dei consumi generali è utile: il 20% di quello delle lavatrici e delle lavastoviglie, il 30% di quelli dei frigoriferi, il 10% degli stand-by. Il resto è spreco». Per ridurre i consumi serve un?unica risorsa: l?efficienza energetica. I frigoriferi con più di 10 anni, ad esempio, consumano tre volte un frigorifero ?energy+?, il che vuol dire spendere in più ogni anno tra i 50 e i 100 euro. Perché non investirli in un frigo nuovo? «Gli elettrodomestici sul mercato», dice Alari, «consumano dalle 3 alle 5 volte in meno di quelli di 10 anni fa». Eppure sarebbe ancora possibile ridurre i consumi. «Per i frigo si può risparmiare il 50% dell?energia consumata dagli energy+», riprende Alari, « e se nelle lavatrici e nelle lavastoviglie si utilizzasse l?acqua scaldata da pannelli solari i consumi energetici si ridurrebbero dell?80%». In Italia si producono elettrodomestici a doppia presa che possono essere alimentati in tutti e due i modi. Che fine fanno? Vengono esportati nel Nord Europa.


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