La Corte dei conti punta i riflettori sulla ?carbon tax?, la tassazione introdotta nel 1998 per la riduzione delle emissioni inquinanti, l?efficienza energetica e le fonti rinnovabili. Per la magistratura contabile, lo stato della sua attuazione è tutt?altro che positivo. “All?ottobre 2003, delle iniziative programmate poche risultavano realizzate, altre cancellate”, scrivono i giudici. Sotto accusa sono finiti ministero dell?Ambiente e Regioni, per verificare come è stata attuata la norma che, per il solo 1999, aveva previsto 300 miliardi di lire di maggiori entrate derivanti dalla tassazione sulle emissioni di anidride carbonica. “Sempre all?ottobre 2003 non era stato concesso alcun finanziamento per gli investimenti per la tutela ambientale”, è scritto ancora nella Relazione, “non essendo stata approvata la convenzione tra ministero dell?Ambiente e Mediocredito Centrale”. Sulla carta anche il Comitato di monitoraggio dei programmi di rilievo nazionale.
