Formazione

Finanza locale. Anci: “comuni al collasso”

In una conferenza stampa l'Anci denuncia i tagli dei trasferimenti statali ai comuni italiani che rischiano di ridurli sul lastrico

di Ettore Colombo

Nel Comune di Erba dove la popolazione supera di poco i 16 mila abitanti gli amministratori locali per il 2004 si vedranno decurtare dalle casse oltre 720 mila euro, il 25 per cento in meno rispetto all’anno precedente;destino simile per i comuni di Acquanegra e Volongo (-18,8 per cento), di Crotta d’Adda e di Malagnino (-21,27), di Casalbuttano ed Uniti con circa 4 mila abitanti (-16,6 per cento). Ma anche le grandi citta’ metropolitane soffriranno: un po’ di piu’ Milano (-10 per cento), quindi Roma (-7 per cento) e Firenze (-6). Seguono i capoluoghi dove Rimini detiene il primo posto (-17 per cento) seguita da Cagliari (-14), Grosseto (-12). Fra i comuni medio-piccoli spiccano Monterone (-29 per cento) e Cortina (-28 per cento). Sono alcuni dei dati resi noti dall’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni italiani, che in una conferenza stampa, mette nero su bianco le difficolta’ nelle quali tutti i Comuni, da quelli piu’ grandi a quelli piu’ piccoli (anche se questi ultimi sono i piu’ sofferenti) si verranno a trovare nei prossimi mesi a causa dei tagli alle risorse trasferite dallo Stato, pari a 410 milioni di euro, il 3,7 per cento del totale. I bilanci sono a rischio. Pur essendo gia’ a marzo – hanno spiegato Leonardo Domenici, presidente dell’associazione e Gianluca Galletti, assessore al Bilancio del Comune di Bologna – per l’incertezza delle risorse a disposizione, sono molti quelli che non sono stati ancora definiti. Per sanare una situazione che avra’ come conseguenza piu’ immediata il taglio di tutti i servizi, dall’assistenza agli anziani allo scuola bus, l’Anci propone dunque al governo di varare un ”decreto correttivo che moderi – ha spiegato Domenici – l’impatto della manovra economica sui Comuni”. Il decreto dovra’ inoltre modificare il Patto di stabilita’ interno, rendendolo ”piu’ equo”, ed in particolare – dice l’Anci – alleggerendo le sanzioni previste per i Comuni in caso di ”sforamento”; l’associazione chiede che , come sembra il governo voglia fare, lo stesso non sia esteso agli investimenti.”Se cosi’ fosse – ha detto ancora Domenici – potremmo chiudere le porte dei municipi e andare in ferie tutti quanti. Non bisogna dimenticare – ha ammonito il presidente che e’ anche sindaco di Firenze – che le infrastrutture sulle quali lo stesso ministro Tremonti punta per risollevare le sorti economiche del Paese sono gestite dagli Enti locali. Penalizzare gli investimenti comunali significa penalizzare l’intero Paese”. L’elenco dei dati resi noti dall’Anci e’ lungo: e cosi’ i cosiddetti enti sottodotati, cioe’ i comuni che ricevono trasferimenti pro capite sotto la media nazionale registreranno un -69 per cento circa di risorse, -60 per cento, invece, per i piccoli Comuni; per questi ultimi anche un taglio alle risorse per investimenti di circa il 45 per cento.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA