Volontariato

Germania: cresce i divario tra ricchi e poveri

Ill 42 per cento della ricchezza privata e' nelle mani del 10 per cento degli abitanti

di Gabriella Meroni

Cresce il divario tra ricchi e poveri in Germania: questa la conclusione del ”Rapporto sulla poverta”’, non ancora ufficialmente presentato al pubblico – la data stabilita e’ il 25 aprile – ma gia’ oggetto di polemiche e malumori. Dalle anticipazioni trapelate sulla stampa si desume che il gap sta aumentando non solo in tutta la Germania, ma anche tra est ed ovest. Cosi’, da un lato il 42 per cento della ricchezza privata e’ nelle mani del 10 per cento degli abitanti; dall’altro il 50 per cento dei cittadini orientali non ne possiede che il 4,5 per cento. Un altro dato: nei Laender occidentali la media del patrimonio familiare e’ di 254 mila marchi, all’est di 88 mila. E infine: nel 1998 quasi 3 milioni di abitanti vivevano essenzialmente dell’aiuto dello Stato, mentre oltre 13 mila persone avevano entrate superiori al milione di marchi, con una media di 3 milioni. ”Un ritratto preoccupante” della societa’, l’ha definito la vicepresidente della Confederazione sindacale tedesca (Dgb) Ursula Engelen-Kefer; sia pur esprimendo soddisfazione per la decisione del governo di pubblicare il rapporto, l’esponente dei sindacati chiede che l’esecutivo ”ne tragga le debite conseguenze ad ampio raggio”, onde diminuire le disparita’. ”La situazione, ha dichiarato Hermann Kues della Cdu, anch’egli in un’intervista al ”Tagesspiegel” in edicola oggi, rappresenta un pesante fardello per il clima sociale nel Paese; proprio perche’ il Paese e’ ricco si determina il rischio che la realta’ della miseria venga ignorata”.


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