Cultura

Riviste. Nasce Imperi, la globalizzazione vista da destra

Omologa di "Limes", considerato di sinistra, sarà in edicola a giorni: proporrà subito la nascita di un direttorio europeo a 6, non a 3.

di Ettore Colombo

Puntare a un ‘direttorio’ europeo a sei, con Italia, Spagna e Polonia. E’ questo uno dei suggerimenti politici a palazzo Chigi che giungono da ‘Imperi’, la nuova rivista di geopolitica che arriva nelle edicole e nelle librerie proprio nei giorni delle polemiche seguite al vertice a tre di Berlino. A dirigerla e’ Aldo Di Lello, responsabile delle pagine culturali del Secolo d’Italia e autore di diversi saggi sulla globalizzazione. La veste di ‘Imperi’ è un volume di quasi duecento pagine, con firme di prestigio nazionale e internazionale. Una sorta di ‘Limes’ di destra, secondo la definizione dello stesso Di Lello, con una spiccata vocazione all’approfondimento metapolitico. La rivista, pubblicata da Nuove Idee, diretta da Luciano Lucarini, arrivera’ nelle edicole nell’ultima settimana di febbraio. Sul primo numero, dedicato in buona parte alle scadenze europee del 2004, intervengono, tra gli altri, Carlo Jean, Aleksandr Dugin, Charles Kupchan, Adolfo Urso, Alfredo Mantica, Gennaro Malgieri, Gerardo Picardo, Andrea Marcigliano, Federico Eichberg, Enrico Nistri, Mario Bernardi Guardi. ”La rivista -spiega il direttore- nasce per arricchire il dibattito italiano con problemi nuovi, d’avanguardia. Le identita’ politiche vanno ridefinite a partire dalla geopolitica e dalla globalizzazione”. Parallelamente alla rivista, uscira’ una collana di cultura internazionale con testi inediti per l’Italia. Lo spettro e’ ampio: si va dai neoconservatori americani come Irving Kristol e Michael Ledeen all’ideologo del nuovo eurasismo russo, Aleksander Dugin, al pensatore della Nuova Destra francese, Alain de Benoist, ”tutti diversi modi di essere destra nel mondo”, avverte Di Lello. Il primo numero di ‘Imperi’ e’ dedicato alle grandi scadenze europee del 2004: la Costituzione continentale e l’allargamento a 25, le elezioni di giugno per il rinnovo del Parlamento di Strasburgo, il ruolo dell’Ue nella guerra internazionale al terrorismo e nella ricerca di un equilibrio tra le grandi aree della Terra. Il fascicolo contiene anche una sezione dedicata all’impetuosa crescita economica della Cina e alle preoccupazioni che suscita in Occidente. Nel numero anche una sezione storica (‘Geomemoria’) che offre una lettura in chiave europea della storia del Novecento, soprattutto riguardo all’ascesa della superpotenza americana. La sezione dedicata all’Europa e’ ripartita per vari argomenti. La prima parte, ‘Eurovisioni’, offrira’ diversi articoli rivolti a delineare uno sguardo d’insieme sul destino continentale nei confronti dell’alleato americano e dei nuovi partner asiatici o eurasiatici (Russia, Cina). ‘Eurocrazie’ disegnera’, invece, la nuova architettura istituzionale che emerge dalla Costituzione europea e i vari problemi di sovranita’ e democrazia che i popoli europei dovranno affrontare nei prossimi anni. ‘Eurovalori’ esaminera’ poi le questioni legate alle radici religiose del continente (un tema molto caro a Gianfranco Fini, che ha rappresentato il governo italiano ai lavori della Convenzione europea) e alle polemiche che si sono sviluppate per il suo mancato inserimento nella bozza di costituzione.


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