Economia

Prestiti obbligazionari per far crescere il sociale

La crescita dei bond etici

di Francesco Maggio

Sebbene molto giovane, il mercato dei bond etici comincia a fare proseliti. Il primo passo, tre anni fa, lo fece l?allora Banco Ambrosiano Veneto con il collocamento di un prestito obbligazionario della Fondazione Opera Immacolata Concezione di Padova, finalizzato alla ristrutturazione di una casa di accoglienza per anziani a Thiene (Vicenza). E fu un successo.
Sempre in Veneto, di recente, la Banca del Centro Veneto ha emesso bond per un 1,6 milioni di euro che serviranno a dare una nuova sede alla cooperativa sociale Insieme. Tre le tipologie di bond previste: Solidale, con scadenza a 10 anni con un tasso prossimo allo zero; Amico, con scadenza a 5 anni, con un tasso dello 0,55%; Sostenitore, con scadenza a 5 anni e un tasso dell?1,05%.
Esordirà invece il 1° marzo il prestito obbligazionario quinquennale da 600mila euro emesso da Banca Intesa con lo scopo di sostenere il piano di sviluppo della società editoriale Vita, infrastruttura per la comunicazione e l?informazione del Terzo settore italiano. Il prestito, costituito da un massimo di 60mila obbligazioni del valore nominale di mille euro cadauna, garantirà un tasso del 3% lordo e verrà collocato in forma privata presso una selezionata platea di investitori. Il rimborso del capitale avverrà in un?unica soluzione il 1° marzo 2009. L?interesse annuo verrà pagato in rate posticipate. Il rimborso del capitale e il pagamento degli interessi sono garantiti dal patrimonio della società emittente (Banca Intesa). Per Riccardo Bonacina, presidente di Vita Spa, si tratta «di un modello di risparmio etico e sicuro che speriamo Banca Intesa e altri istituti di credito promuovano con convinzione a beneficio del sociale e delle sue infrastrutture».

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