Cultura

Sanità: ogni anno 10mila italiani entrano in dialisi

La cause principali: ipertensione arteriosa e diabete di tipo 2

di Redazione

Ogni anno 10 mila italiani sono costretti a sottoporsi a dialisi. Colpa, soprattutto, di ipertensione arteriosa e diabete di tipo 2: i maggiori nemici dei reni. Un numero rilevante di connazionali, dunque, per continuare a vivere deve, almeno tre volte alla settimana, spostarsi in ospedale a ‘purificare’ il proprio sangue per circa 4 ore. Secondo i calcoli, si tratta di una procedura obbligatoria per oltre 40 mila tra uomini e donne: praticamente il doppio rispetto ai numeri di 15 anni fa e 7 mila in piu’ rispetto al 1998. ”Si tratta soprattutto di anziani con una situazione clinica, specie cardiologica, cosi’ compromessa che spesso pregiudica anche la possibilita’ di trapianto”, spiega in una nota Francesco Locatelli, direttore del dipartimento di Nefrologia e Dialisi all’ospedale Manzoni di Lecco e presidente della Societa’ italiana di nefrologia (Sin). ”Nell’arco di 10-15 anni – afferma l’esperto – abbiamo assistito a un radicale mutamento dell’andamento della patologia. Se in precedenza il rapporto tra 20/40enni e ultra65enni era di 1 a 1 – sottolinea – oggi per ogni paziente giovane in cura ce ne sono 6 anziani”. Un peggioramento della situazione che la Sin addebita ”in larga misura”, all’allungamento della vita e quindi a una maggiore ”usura fisiologica dell’organo”. ”Proprio per questo – continua Locatelli – e’ fondamentale intervenire in tempo, tenendo sotto controllo i principali fattori di rischio: ipertensione, sovrappeso e perdita di albumina nelle urine, per evitare che si innesti una malattia renale progressiva”.


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