Cultura

Immigrazione: “Serve una carta europea dei principi”

A sentirne il bisogno Giorgio Napolitano, presidente della Commissione affari costituzionali del parlamento europeo

di Redazione

L’Europa deve dotarsi di una politica unitaria in tema di immigrazione, ”ce n’e’ un bisogno assoluto”. Lo sostiene fermamente Giorgio Napolitano, presidente della Commissione affari costituzionali del parlamento europeo, che intende adoperarsi per promuovere in questo settore la Carta dei principi della politica europea. ”Se ancora non c’e’ una politica europea su questo – ha detto Napolitano al convegno dei Ds – e’ per la resistenza di alcuni governi. Non dobbiamo invece avere paura di parlare di multicultura, di scambi, di dialogo”. A base della carta, a suo avviso, andrebbero riportati i principi affermati dal segretario generale dell’Onu, Kofi Annan, nel recente intervento al parlamento europeo. Del tutto contrario si e’ detto alla politica dell’immigrazione identificata con la lotta alla clandestinita’. Napolitano ha espresso apprezzamento per il ministro dell’ interno Pisanu che in sede europea a sostenuto la dichiarazione sul dialogo fra culture e religioni ai fini della prevenzione del terrorismo. L’esponente Ds e’ convinto che ”non si deve avere la pretesa di fermare il fenomeno. L’Europa deve tenere aperti i canali legali, sviluppare i contatti per la cooperazione, dare piena integrazione alle molteplici diversita’. Tutti criteri ispiratori – ha osservato – della legge del 1998”. La legge che, insieme a Livia Turco, porta il suo nome, superata dall’ attuale Bossi-Fini. Legge che andrebbe cambiata: ”Spero sempre – ha detto ironicamente – che uno dei due sia pentito e che cancelli il suo nome dalla legge”. Rivendicando le motivazioni che hanno portato alla legge del ’98, Napolitano ha, fra l’altro, sottolineato che le ”tesi dell’immigrazione zero sono fuorvianti e insostenibili. Le quote che abbiamo introdotto significavano proprio il rigetto della politica zero”. I centri di permanenza temporanea ”li concepimmo per arginare le ondate di clandestini e scoraggiare il traffico ma sempre partendo dal rispetto delle garanzie per le persone”.


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