Mondo

Voto in Iran: Shirin Ebadi, non voto chi non conosco

Molto critica la Nobel per la pace nei confronti del consiglio dei Guardiani, che ha bocciato la maggior parte dei candidati progressisti

di Paolo Manzo

”La maggior parte dei candidati sono stati bocciati dal consiglio dei Guardiani: tra quelli rimasti, non conosco nessuno a cui poter dare il mio voto. E non mi piace votare per chi non conosco”. Lo afferma a ‘La Repubblica’ il premio Nobel per la pace, Shirin Ebadi, commentando il voto di oggi in Iran per eleggere il Parlamento. ”La legittimita’ degli eletti -spiega la Ebadi- dipende dal numero dei voti che riceveranno: chi come me non conosce nessuno a cui dare il suo voto non partecipera’ a questo processo di legittimazione”. ”Khatami aveva preparato una legge -aggiunge il premio Nobel- per cambiare il sistema elettorale e ridurre il potere dei Guardiani. Ma ha sbagliato, si e’ mosso troppo tardi, presentando il progetto a fine legislatura”. ”Cosi’ -aggiunge la Ebadi- anche se la legge e’ stata approvata dal Parlamento, quando i Guardiani l’hanno respinta c’e’ stato poco da fare, era troppo tardi. Il presidente ha sbagliato”. ”Penso che dopo otto anni di guerra con l’Iraq -sottolinea il premio Nobel- il popolo iraniano sia stanco della guerra e del sangue. La gente preferisce arrivare ai cambiamenti in modo pacifico, ed il modo di agire dei parlamentari esclusi dalle liste lo dimostra”. ”Sono fiduciosa -conclude la Ebadi- che con metodi pacifici riusciremo a stabilire una democrazia”.

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