Cultura

Il Papa al Credito cooperativo: un servizio per l’intera societ

Ieri udienza di Giovanni Paolo II con rappresentanti dell'Istituto centrale di Credito cooperativo. Il Papa ha ricordato la Dottrina sociale.

di Giampaolo Cerri

Ricevendo ieri i rappresentanti dell’Istituto centrale delle Banche di Credito cooperativo, Giovanni Paolo II ha sottolineato il ruolo sociale della cooperazione nel settore bancario. “La struttura stessa delle Banche di Credito Cooperativo, che si fonda su società di persone e non di capitali, lascia intendere che obiettivo primario non è il lucro, ma il soddisfacimento di esigenze di utilità sociale”, ha detto il Papa, “Il capillare radicamento nel territorio, poi, permette ai soci di conoscere le reciproche possibilità e capacità, come anche di intervenire efficacemente nell’ambito della realtà locale. Un significativo servizio viene così reso all’armonia e al benessere dell’intera società che può avvalersi”. Giovanni Paolo II ha inoltre ricordato come “l’associarsi dei lavoratori in strutture di cooperazione, pur scaturendo dalla necessità di combattere gli effetti negativi di una società industriale ed economica protesa in modo preminente al profitto, ha sempre avuto anche lo scopo di manifestare un’esigenza di unità e di solidarietà”. Secondo il Papa “si avverte il bisogno di andare oltre le mere dimensioni economiche dell’attività umana ed oltre la conflittualità tra le ferree leggi del capitale e le imprescindibili esigenze di difesa della dignità della persona umana. Questi valori vanno pur salvaguardati di fronte ad un ‘mercato’ che può sempre incorrere nel pericolo”, ha proseguito” “di dimenticare che “i beni della creazione sono destinati a tutti: ciò che l’industria umana produce”.


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