Formazione

I poliziotti Usa si schierano contro la lobby delle armi

In gioco una legge che darebbe a produttori e rivenditori di armi piena immunità legale. E i capi delle polizie degli States dicono: "Adesso basta!"

di Benedetta Verrini

Niente pacifisti convinti, questa volta a dire basta alla tradizione dell’America “pistolera” sono i poliziotti. Un’ottantina di capi della polizia di grandi città americane, guidati dal numero uno del Police Department della violenta Los Angeles, si sono uniti per far pressione sul Congresso e cercare di bloccare una legge che darebbe a produttori e rivenditori di armi piena immunità legale. William Bratton, il capo della polizia che sta vincendo la guerra alle gang di Los Angeles, dopo aver abbassato in modo sensibile il tasso di criminalita’ a New York, ha messo il proprio volto a disposizione della campagna contro la legge, comparendo anche in pubblicita’ sui giornali. Il provvedimento legislativo e’ fortemente voluto dalla National Rifle Association (Nra), (la lobby delle armi “raccontata” anche nel fortunato film di Moore, “Bowling for Columbine”), ed ha gia’ l’appoggio di 59 senatori, uno in meno di quanti ne sono necessari per garantire il successo del provvedimento. La Camera ha gia’ approvato un testo analogo. Secondo gli oppositori, la legge renderebbe impossibile avviare cause legali per responsabilita’ contro i produttori di armi nei casi in cui sono coinvolti i loro prodotti. Esempi di cause del genere sono frequenti negli Usa: otto famiglie di vittime dei cecchini di Washington, per esempio, hanno citato in giudizio anche la Bushmaster come produttrice della carabina di precisione utilizzata negli omicidi seriali. ”Dare ai produttori di armi e ai rivenditori immunita’ dalle denunce e’ follia”, ha detto Bratton, sostenendo che le case produttrici in tal caso non avrebbero piu’ incentivi a lavorare per rendere piu’ sicure le armi.


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