Volontariato

Iran: nucleare, pronti a fornire combustibile all’estero

Lo ha affermato il Ministro Kharrazi, che nega però esserci un programma militare

di Redazione

Il ministro degli esteri iraniano, Kamal Kharrazi, ha detto oggi che il suo Paese ha le ”potenzialita”’ per produrre combustibile nucleare, e potrebbe anche venderlo all’estero. Ma ha respinto le rinnovate accuse americane alla Repubblica islamica di volere dotarsi di armi nucleari. L’atmosfera torna quindi a riaccendersi nel dibattito sul programma nucleare di Teheran, che tornera’ ad essere esaminato dall’8 marzo in una riunione del Consiglio dei governatori dell’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) a Vienna. Fonti diplomatiche nella capitale austriaca, citate dalla stampa, hanno detto che vi sono sospetti che l’Iran abbia omesso di segnalare il possesso di un modello avanzato di centrifuga per l’arricchimento dell’uranio, nonostante si fosse impegnato lo scorso autunno a fare piena luce sul proprio programma e a sospendere le attivita’ di arricchimento dell’uranio, durante una missione congiunta a Teheran dei ministri degli esteri di Francia, Germania e Gran Bretagna. Una sospensione che comunque le autorita’ iraniane hanno sempre detto essere ”temporanea e su base volontaria”. Nei giorni scorsi, inoltre, il sottosegretario di Stato Usa John Bolton e’ tornato ad accusare la Repubblica islamica di volere costruire ordigni nucleari. ”L’Iran, come Paese che ha le potenzialita’ per produrre combustibile nucleare, e’ pronto ad offrirlo sui mercati internazionali”, ha detto il ministro Kharrazi, confermando quindi l’intenzione di non rinunciare definitivamente all’arricchimento dell’uranio, che tuttavia, secondo Teheran, dovrebbe servire esclusivamente a far funzionare le centrali per la produzione di energia elettrica. D’altro canto Kharrazi ha sottolineato che Teheran intende continuare la sua politica di ”trasparenza e cooperazione” con l’ Aiea. Intanto il ministro per l’energia atomica russo, Alexander Rumyantesev, ha rinviato al mese prossimo una visita che avrebbe dovuto compiere in Iran in questi giorni, per mettere a punto gli ultimi dettagli e far cosi’ diventare operativa la prima centrale nucleare iraniana, costruita da tecnici russi, a Bushehr, sul Golfo Persico. La firma del contratto per la fornitura da parte di Mosca del combustibile necessario a far partire il reattore e’ gia’ stata rinviata di alcuni mesi. La Russia e’ intenzionata a non cominciare le forniture fino a quando non sara’ stato raggiunto un accordo in base al quale l’Iran si impegnera’ a restituire tutto il combustibile utilizzato nella centrale, materiale che in teoria potrebbe essere utilizzato per un programma di armamenti non convenzionali. ”Alcuni documenti relativi al contratto sulla restituzione del combustibile non sono ancora stati finalizzati”, ha detto lo stesso Rumyantsev, spiegando i motivi del rinvio della sua missione. Ma ha aggiunto che l’intesa potrebbe essere raggiunta in non piu’ di due o tre settimane.


Qualsiasi donazione, piccola o grande, è
fondamentale per supportare il lavoro di VITA