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Ambiente: ecco gli inquinanti nel mirino entro il 2010

Ecco gli inquinanti atmosferici di cui oggi il Consiglio di Ministri ha fissato i nuovi limiti da raggiungere entro il 2010. Una scheda

di Redazione

Ecco gli inquinanti atmosferici di cui oggi il Consiglio di Ministri ha fissato i nuovi limiti da raggiungere entro il 2010. BIOSSIDO DI ZOLFO (S02) O ANIDRIDE SOLFOROSA. Ogni anno nell’ambiente vengono emesse circa 2 milioni di tonnellate di SO2, derivanti in massima parte dagli impianti di combustione per la produzione di energia elettrica (53%) e per il riscaldamento (22%). Contribuiscono poi altri processi industriali (9,5%), raffinerie (7%), trasporti (7%). Uno dei derivati piu’ tossici dell’SO2 e’ l’acido solforico che rappresenta la maggior parte della componente acida dell’inquinamento atmosferico. Gli effetti sulla salute del biossido di zolfo, sostanza incolore ma dall’odore pungente, sono principalmente correlati alla sua capacita’ di interagire con il tratto bronchiale dell’apparato respiratorio. Attualmente il limite alle concentrazioni previsto dalla normativa nazionale: e’ di 125 mg/m3 (valore di attenzione); 250microgrammi/m3 (valore di allarme) 250 microgrammi/m3, nella media calcolata sulle 24 ore. OZONO (O3) E’ un gas formato da tre atomi di ossigeno che in natura si trova negli alti strati dell’atmosfera (stratosfera), dove contribuisce a formare uno scudo alla penetrazione dei raggi ultravioletti. E’ quindi indispensabile alla vita sulla terra perche’ impedisce il passaggio di raggi pericolosi per la nostra salute. Negli strati bassi dell’atmosfera (troposfera) invece, l’ozono e’ presente in basse concentrazioni, tranne nelle aree dove la presenza di alcuni inquinanti chimici e la concomitanza di fattori meteoclimatici ne induce l’aumento. La fonte di questi inquinanti, precursori dell’ozono, sono di tipo antropico (veicoli a motore, centrali termoelettriche, industrie, solventi chimici, processi di combustione…) e naturale (boschi e foreste). I Limiti alle concentrazioni previsto dalla normativa nazionale sono di 180 microgrammi/m3 (valore di attenzione); 360 microgrammi/m3 (valore di allarme). OSSIDI DI AZOTO (NOX) Composti dell’azoto che si formano principalmente nella combustione ad alta temperatura, rappresentano il sottoprodotto tipico degli scarichi dei motori a combustione interna (sia a scoppio che diesel) e dei processi industriali. I NOX hanno importanti conseguenze sulla chimica atmosferica: nella troposfera possono essere convertiti in acido nitrico e contribuire alla formazione delle piogge acide; in certe condizioni (smog fotochimico) possono fornire l’ossigeno necessario a produrre grandi quantita’ di ozono. AMMONIACA L’ammoniaca e’ un gas alcalino composto da una parte di azoto e tre parti di idrogeno (Formula NH3). E’ un gas di odore intenso, fortemente irritante, privo di colore. Trova inoltre impiego per: produrre fertilizzanti, produrre acido nitrico che trova impiego nella fabbricazione di esplosivi quali TNT, nitroglicerina e nitrato di ammonia. Nella produzione di fibre sintetiche (nylon ecc.).Nella produzione di composti chimici, plastiche, ecc. VOC Sono composti organici volatili, tra i principali inquinanti dell’aria in ambienti chiusi. Sono fra i responsabili della ‘Sick Building Sindrome’ o sindrome dell’edificio malato, un problema in fase di sempre maggiore attualita’. Gli altri inquinanti sono: fumo passivo, agenti biologici (muffe, acari della polvere, ecc), formaldeide e monossido di carbonio.


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