Volontariato

Bell’Italia. L’ecoturismo abita qui

Le vere protagoniste della Borsa del turismo di Milano quest’anno sono le venti regioni italiane. Che offrono opportunità e itinerari per un turismo sostenibile e a misura d’uomo.

di Paolo Manzo

Più di 130mila visitatori attesi, 87mila operatori italiani, 5mila espositori da 128 Paesi esteri, 3mila giornalisti accreditati. Sono questi i numeri della Borsa internazionale del turismo 2004, la Bit, come la chiamano tutti e che alla Fiera di Milano, dal 14 al 17 febbraio, dà ampio spazio al turismo sostenibile e responsabile, con un enorme stand dedicato al turismo per i disabili e una miriade di iniziative legate al mondo del biologico, dell?ecoturismo, della sostenibilità ambientale. Tutte adattissime a chi vuole conoscere l?Italia senza danneggiare l?ambiente. E anche quest?anno, come in passato, la parte del leone tra chi vede nel turismo una possibilità di crescita sostenibile la fanno le Regioni. “La riforma del Titolo quinto della Costituzione ha trasferito interamente la gestione del turismo alle Regioni”, spiega Alfredo Somoza, presidente dell?Associazione italiana turismo responsabile, “quindi l?unica competenza che ha lo Stato nazionale, in materia di turismo, è la promozione all?estero. Il trasferimento ha incentivato le Regioni a definire di più un proprio profilo. Per questo c?è molto attivismo e il turismo locale sta attraversando un buon momento. Il rischio è che manchi un coordinamento nazionale, che stabilisca le linee generali, e che quindi si crei una frammentazione. Sarebbe interessante che le stesse Regioni si dessero momenti di coordinamento per bacini, Nord, Centro e Sud, per evitare di creare sistemi autoreferenziali”. Eccellenza toscana Tra gli esempi di eccellenza c?è senz?altro la Toscana, che avrà a disposizione 3mila metri quadrati di spazio totale, con la presenza di 15 Apt e 129 espositori tra consorzi, associazioni e amministrazioni. Sul prestigioso palcoscenico milanese la proposta turistica della regione di Dante mostra capacità d?innovazione che catturano già nel format: le immagini della Toscana, infatti, scorrono su otto schermi al plasma sistemati all?interno dello stand istituzionale, dove si raccolgono tutte le Apt regionali, mentre una ricca programmazione sugli eventi della manifestazione viaggia sulle reti satellitari di Toscana Channel e, in Internet, tramite TVision 2002. Che l?obiettivo sia veicolare proposte in linea con le politiche regionali che puntano sul turismo sostenibile, lo dimostra il tema d?esordio alla Bit della Toscana, da cui prendono il via molti progetti mirati alla certificazione della qualità. Tra gli imperdibili, Pegaso verde (che mette in primo piano il sistema dei parchi), Bandiere arancioni (che vede la Toscana in prima fila per il numero di Comuni dell?entroterra che hanno saputo coniugare turismo e rispetto dell?ambiente) ed Ecolabel, un programma che assegna riconoscimenti alle aziende eco-compatibili. Altro cavallo di battaglia alla Bit è Benvenute in Toscana, un?iniziativa che dà vita a offerte speciali per l?universo femminile, offrendo vantaggi notevoli alle donne che volessero affrontare – da sole e a ogni età – viaggi e soggiorni cultural-vacanzieri. In Piemonte a piedi Altra Regione all?avanguardia nelle proposte ecosostenibili è il Piemonte, che punta forte sul turismo attivo. Ma di che si tratta? “Fare turismo attivo significa godere di un territorio, facendo movimento all?interno dello stesso, sempre e comunque in modo assolutamente eco-compatibile”, spiega Mauro Carbone, factotum dell?Atl (Azienda turistica locale) Langhe e Roero. A piedi, in mountain bike, su bici da strada, a cavallo, in gommone: ogni mezzo senza motore è adatto per percorrere queste colline del Piemonte, vero paradiso cultural-enogastronomico. Trenta gli itinerari di turismo attivo proposti dal Piemonte: dalla pista ciclabile lungo il Tanaro, che dalla residenza sabauda di Pollenzo, in provincia di Cuneo, raggiunge l?astigiano, alla Grande traversata delle Langhe: quattro tappe (con pernottamento in ostello) per percorrere, rigorosamente a piedi, tutte le colline celebrate da Pavese in La luna e i falò. E poi itinerari tematici, come quelli (caldamente consigliati) del Barolo, del Barbaresco, dei formaggi, delle nocciole e delle castagne, che uniscono al rispetto per l?ambiente una non trascurabile piacevolezza enogastronomica quando si arriva affamati e stanchi alla fine delle tappe. E che dire delle 400 cantine censite sul territorio di Langhe e Roero, presentate alla Bit dalla Regione Piemonte e che offrono accoglienza ai turisti tutto l?anno? Sulle strade dell?Umbria Sulla strada dell?enoturismo ambientale si è incamminata anche la Regione Umbria, con le sue Strade dei vini: una serie di itinerari da favola da percorrere a piedi, a cavallo o in bicicletta e che hanno come comune denominatore la cultura e il vino. Da non perdere la Strada del Cantico (che unisce Torgiano, Marsciano, Perugia, Todi, Bettone, Cannara, Spello e Assisi), la Strada dei vini etrusco-romana (che corre lungo i colli dove si producono i vini doc dell?Orvietano e dell?Amerino) e la Strada del Sagrantino, il prezioso vitigno di Montefalco. Il tutto costellato da frantoi che producono olio extravergine dop, prodotti biologici e botteghe artigiane. Le 20 Regioni, comunque, presentano alla Bit molte iniziative interessanti e, per questo, è consigliata una visita in fiera. Tra quelle promosse dalla Lombardia, degna padrona di casa, segnaliamo la presentazione della pista ciclabile che costeggia il canale Villoresi e la conferenza (lunedì 16, ore 10) Città storiche e turismo sostenibile: modelli di cultura urbana e sviluppo economico.


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