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Adozioni. Interviene la Prestigiacomo. Onorevoli colleghi, basta con le bugie

Il ministro difende la legge che alcuni parlamentari volevano cambiare. "Tutela i bambini. E non si tocca".

di Benedetta Verrini

“Non è vero che 9mila famiglie vengono dichiarate ogni anno idonee all?adozione. Infatti, i decreti di idoneità emessi nel 2002 sono stati 5.711 e, nel 2003, 5.407. Non è neanche vero che il numero dei bambini adottati è pari solo a 2mila l?anno. In base ad un trend di crescita continuo, i bambini adottati nel 2002 sono stati 2.225 e, nel 2003, ben 2.759”.
Dopo l?interpellanza di Marco Zacchera (An) e l?interrogazione di Dorina Bianchi (Udc), il ministro per le Pari opportunità, Stefania Prestigiacomo è intervenuta sulla questione adozioni e ha fatto chiarezza sulle polemiche circolate nei giorni scorsi, e di cui Vita aveva dato conto nello scorso numero.
I due parlamentari, che il 3 febbraio avevano tenuto una conferenza stampa a Roma per rivelare quelli che avevano definito “i retroscena di una legge crudele”, sono stati smentiti punto per punto dal ministro, che ha ricordato come “la legge del 1998 ha segnato per l?Italia, in materia di adozioni, la fine del ?fai da te?”, dove “accadeva di tutto: che venissero indicati come abbandonati e adottabili bambini lasciati negli istituti per estrema povertà dei genitori, che venissero falsificati i documenti anagrafici e contraffatte le schede sanitarie”.
“Oggi, la situazione è ben diversa”, ha proseguito la Prestigiacomo. “E mi preme, ancora una volta, ricordare che il principio informatore della Convenzione de L?Aja, recepito dal nostro legislatore, è quello dell?interesse superiore del bambino ad avere una famiglia, e non il contrario”.
Il numero di decreti di idoneità concessi dai tribunali resta superiore al numero di adozioni effettivamente fatte, ha spiegato il ministro, “perché accade spesso che molte coppie, dopo aver ottenuto il decreto, ne facciano scadere l?efficacia, lasciandone trascorrere invano l?intero anno di validità senza dare mandato all?ente”.
La legge sulle adozioni resta all?avanguardia e un modello per molti Paesi, ha proseguito la Prestigiacomo, assicurando però che la procedura di adozione internazionale può essere “sensibilmente migliorata, sia con provvedimenti di natura amministrativa sia con interventi a livello normativo”.
A questo proposito, ha annunciato che dopo l?emanazione delle tabelle costi e delle linee guida operative, per gli enti si è aperta la stagione dei controlli: “L?anno 2004 vedrà svolgersi in maniera sistematica e pianificata l?attività di vigilanza, svoltasi finora sulla base solo di segnalazioni puntuali”, ha dichiarato ancora il ministro. “Il programma prevede il compimento del controllo ispettivo verso tutti gli enti entro il 31 dicembre di quest?anno. L?attività di verifica sarà diretta ad accertare la permanenza nell?ente dei requisiti valutati al momento del rilascio dell?autorizzazione e a verificare che l?attività sia conforme alla normativa di settore”.
E presto, ha concluso, partirà Adozioni pulite, un?iniziativa basata su due progetti: l?istituzione di un numero verde presso la Presidenza del Consiglio, al quale le famiglie potranno rivolgersi per segnalare le eventuali disfunzioni del sistema, e il rafforzamento dell?attività di vigilanza della commissione, attraverso la costituzione di apposite unità ispettive.

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