Non profit

+ Dai – Versi. Il rush finale

La proposta di legge per rendere deducibili le donazioni al non profit sbarca in commissione bilancio. Il presidente, Giancarlo Giorgetti, assicura interesse e sostegno.

di Ettore Colombo

Il destino della +Dai -Versi passa da lui, Giancarlo Giorgetti, 38 anni, originario di Cazzago Brabbia (si chiama proprio così e si trova in provincia di Varese) dove risiede e dove ha ricoperto per due volte la carica di sindaco (la prima nel 1996, a soli 28 anni), e che di professione fa il dottore commercialista. È l?uomo chiave della Lega (e della maggioranza) per molte cose. Innanzitutto perché conosce i suoi militanti uno a uno, per aver ricoperto l?incarico di segretario della Lega varesina e poi perché oggi presiede la V commissione della Camera: Bilancio, tesoro e programmazione. Guarda caso, proprio quella cui spetta dare un sì decisivo al progetto di legge 3459 ?Disposizioni per l?incentivazione del finanziamento privato agli organismi non lucrativi?, cioè la raccolta di firme lanciata tra i parlamentari italiani (e che ha raccolto decine di adesioni) per l?approvazione di una legge sulla deducibilità fiscale delle donazioni. La campagna lanciata da Vita, dal Summit della Solidarietà e dal Forum del Terzo settore si chiama +Dai -Versi, e sta ottenendo risultati forti e insperati se anche un politico roccioso e quadrato come Giorgetti si dichiara, senza troppi fronzoli, a suo favore. Gentile e disponibile anche se, quando lo intercettiamo, si trova all?estero, Giorgetti assicura che il provvedimento verrà esaminato e licenziato al più presto da parte della sua commissione. “Condivido obiettivi e propositi della campagna lanciata con la +Dai -Versi. Se il testo passerà, come mi auguro, il compito della società civile sarà però ancora più arduo: dovrà far cambiare mentalità agli italiani”. Ritenuto da Bossi il suo ?tecnico? migliore, Giorgetti appare poco, parla meno e lavora molto. Per Vita ha fatto un?eccezione e non dubitiamo che alle sue parole seguiranno fatti concreti. Vita: Presidente, a che punto siamo con il pdl 3459? Giorgetti: Guardi, dopo che lei mi ha cercato mi sono preso il tempo di fare una verifica con gli uffici legislativi della Camera. Manca solo il parere della Ragioneria generale dello Stato che, su proposta del viceministro dell?Economia, Baldassarri, deve valutare l?impatto economico del provvedimento e la sua copertura finanziaria. Una volta acquisite le indicazioni del governo e della Ragioneria generale, incardineremo subito il provvedimento e contiamo di licenziarlo per la settimana successiva. Vita: Buone notizie, dunque. Lei ha un ruolo di garanzia, super partes, rispetto alle discussioni che si svolgono nella sua commissione, ma le chiedo lo stesso un parere personale sull?argomento. Giorgetti: Trovo la formula d?intervento proposta nel pdl necessaria e meritoria. Bisogna solo vedere come il governo intende coordinare questo provvedimento con la più generale riforma della fiscalità contenuta nella legge delega anch?essa all?esame del Parlamento. Il principio, comunque, è giusto. Vita: Si sente garantito dalle forme di controllo previste nel testo? Giorgetti: Sì. Credo sia meglio operare ex ante, a monte, piuttosto che con controlli ex post, successivi all?erogazione delle donazioni. La serietà di chi beneficia delle donazioni è essenziale. Vita: A questo punto, perché tutto vada per il meglio che cosa manca? Giorgetti: La libertà fiscale delle donazioni e la sua sottrazione alla tassazione dei redditi rispondono a un principio diffuso e cruciale, nel mondo occidentale. Resta però un problema di natura culturale di diffusione delle virtù civiche e sociali che sono necessarie per far funzionare questi meccanismi. Ecco perché campagne come quelle di Vita, manifestazioni di sensibilizzazione presso l?opinione pubblica e anche programmi tv come Trenta ore per la vita sono le benvenute. Aiutano anche noi. Ma prima di esprimere la mia soddisfazione, aspetto di vedere come vanno i lavori in commissione. A quel punto sarò disponibile a ogni confronto.


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