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Via libera al decreto legislativo di riassetto delle attività ispettive sul sommerso

Una commissione centrale coordinerà gli organi impegnati nella lotta contro il lavoro nero.

di Carmen Morrone

Sono molte le novità del decreto legislativo sulla riforma delle ispezioni sul lavoro che il 29 gennaio 2004 ha avuto il primo via libera in Consiglio dei ministri e diverrà definitivo dopo i pareri delle commissioni parlamentari. In venti articoli, il testo intitolato ?Riorganizzazione dell?attività ispettiva in materia di lavoro? riordina tutti gli aspetti di questa funzione di controllo.
Prima di tutto, sarà una commissione centrale a coordinare l?attività di tutti gli organi impegnati sul territorio nella lotta contro il lavoro sommerso e irregolare. La commissione è presieduta dallo stesso ministro Roberto Maroni e composta da un direttore generale ad hoc, dal presidente della Commissione nazionale per l?emersione, dai rappresentanti di Inps, Inail, Guardia di finanza, Agenzia delle Entrate, Asl, dai sindacati e dalle organizzazioni datoriali. A livello locale, il coordinamento spetta alle Direzioni regionali e provinciali del lavoro con i loro ispettori, e può essere costituita una commissione regionale per la definizione delle linee comuni.
Il riassetto operato dal governo scommette poi sulla conciliazione. è infatti prevista la possibilità di anteporre una fase conciliativa a quella ispettiva vera e propria. In questo caso, le parti sottoscrivono un accordo che estingue il procedimento, altrimenti l?azione ispettiva prosegue.
Il decreto poi estende la prescrizione obbligatoria prevista in materia di igiene e sicurezza sul lavoro a tutte le violazioni in materia di lavoro punite con arresto o ammenda.
Altra importante novità è rappresentata dal ricorso al Comitato regionale per il lavoro costituito presso la Direzione regionale del lavoro, in alternativa a quello attuale al pretore, per opporsi all?ordinanza-ingiunzione di pagamento della sanzione. Il dlgs introduce poi l?interpello che consente alle associazioni di categoria e agli ordini professionali, agli enti pubblici, di inoltrare alle Direzioni provinciali del lavoro quesiti di ordine generale sull?applicazione delle normative di competenza del ministro del Lavoro. A capo di questo assetto sarà istituita, presso il ministero, una direzione generale per gestire la banca dati che diverrà una sezione riservata della nascente Borsa nazionale continua del lavoro.

Info:
Governo Italiano

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