Cultura

Carità: don Orione sarà santo

Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 26 ottobre 1980

di Gabriella Meroni

Il beato Don Luigi Orione, nato a Pontecurone, in provincia di Alessandria, il 23 giugno 1872 e morto a Sanremo il 12 marzo 1940, è famoso nel mondo per il suo impegno nella carità verso i più poveri, i bisognosi e i disabili. Ha fondato la Piccola Opera della Divina Provvidenza, un termine che indica un cartello di gruppi diversi, impegnati a vario livello nelle problematiche sociali ed ecclesiastiche, ma riuniti negli ideali della cosiddetta “grande famiglia orionina”: ci sono i figli della Divina Provvidenza,focalizzati nell’insegnamento e nella preparazione di bambini e ragazzi, le “piccole suore della Carità”, dedite all’ assistenza dei malati e dei portatori di handicap, movimenti laicali e contemplativi, tra cui gli eremiti orionini che hanno fatto voto di silenzio, preghiera e lavoro. All’impegno concreto al servizio degli altri e del cattolicesimo, Don Orione ha coniugato anche una grande capacità di divulgare le sue idee; era uno scrittore accanito e sin dai tempi del seminario di Tortona intratteneva rapporti epistolari con un’infinità di destinatari delle più diverse estrazioni sociali. Era un sacerdote a tempo pieno, tanto che lo scrittore Ignazio Silone lo paragonò a Lenin, “perché Lenin non fu il socialista del sabato sera e don Orione il prete della domenica mattina”. Pio XII alla morte del religioso lo definì “padre dei poveri ed insigne benefattore dell’umanità dolorante e abbandonata”. Papa Giovanni Paolo II lo ha beatificato il 26 ottobre 1980, presentandolo alla Chiesa come una “meravigliosa e geniale espressione della carità cristiana”. I figli della Divina Provvidenza, l’ordine più affermato, sono oltre mille, compresi alcuni vescovi, e quasi altrettante sono le suore orionine. La Piccola Opera della Divina Provvidenza è diffusa in tutti i continenti.


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