Il convegno

Volontariato, misurare l’impatto per dare più valore alla coesione

È una delle proposte emerse da Il valore del volontariato, incontro organizzato dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con il Cnel

di Alessio Nisi

Si è detto «a disposizione per un approfondimento tecnico, giuridico e operativo sul tema della contabilità, per misurare il valore dell’economia sociale». La premessa? «Il volontariato è fondamentale. È un mondo ricco e prezioso, che caratterizza in particolar modo il nostro Paese». Eppure la partecipazione è in calo. «Cosa è successo? Basta il Covid a spiegare tutto questo? C’è stata una riforma qualche anno fa, che ha richiesto un periodo di adattamento e che forse avrebbe bisogno di un tagliando. Prendo l’impegno che anche attraverso il Cnel si possa provare a capire cosa ha funzionato e cosa potrebbe funzionare meglio e cosa servirebbe in più».

La contabilità del sociale

Perché «quel che non si può misurare non si può migliorare. Su tutto questo faremo qui al Cnel un gruppo di lavoro ad hoc». È una delle proposte lanciate dal presidente del Cnel Renato Brunetta in apertura del convegno “Il valore del volontariato”, organizzato a Villa Lubin dalla Croce Rossa Italiana in collaborazione con il Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro

Proprio in chiave di misurazione del valore, Brunetta ha segnalato che Istat sta lavorando ad un «conto satellite sull’economia sociale». Ovvero uno strumento in grado di valutarne la dimensione economica. «Ecco, ci siamo anche noi del Cnel».

Volontariato

Senza coesione sociale il Paese si sfalda

Dono, passioni, responsabilità civile, coesione sociale, questi i termini che l’ex ministro ha preso in considerazione per il suo intervento a proposito del volontariato. «L’altruismo, da un punto di vista assoluto, è il motore del mondo, della vita. E dell’economia». In questo quadro la coesione sociale è base dei Paesi, senza di essa, spiega, «il tessuto nazionale si sfalda».

La passione e i numeri

Siamo «dentro un contesto di donne e uomini, storie e passioni, che hanno una missione, un mondo di persone che hanno deciso di dedicare un pezzo della loro vita» agli altri «in cambio di niente». Eppure rileva Brunetta i numeri del volontariato («160 mila alla Croce Rossa», «4 milioni e rotti nel mondo del volontariato») sono appunto in calo.

Da qui, il senso e la gravità della prima iniziativa. «La necessità di mettere in piedi una riflessione seria e onesta».

Il Servizio civile universale

Non solo. Brunetta è intervenuto anche sul tema del Servizio civile universale. Secondo il presidente del Cnel, «ha sofferto l’andamento di altre innovazioni di politica sociale e politica economica. È un’area che si è un po’ svuotata. Anche il Reddito di cittadinanza potrebbe avere avuto un ruolo in questo. Era uno strumento che veniva dato in cambio di nulla. Ora c’è stata una riforma e le cose stanno cambiando. Ho sempre ritenuto che sia fondamentale l’obbligo di colloqui settimanali per il placement, altrimenti perdi il sussidio.

Il tema dei numeri del volontariato deve portarci a riflettere anche sul valore attrattivo nei confronti dei giovani. Tra i fattori respingenti, lo scarso ricambio nella governance

Alessandro Lombardi – capo dipartimento per le politiche sociali, del Terzo settore e migratorie del ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali

Una rete organizzata da cui trarre sinergie. Forse un rilancio del servizio civile universale potrebbe far bene a tutti: ai giovani, al Paese e anche al movimento del volontariato, che potrebbe avere una rete organizzata da cui trarre sinergie».

Volontariato come esercizio della democrazia

Sulla misura dell’impatto del volontariato è intervenuto anche il presidente nazionale della Croce Rossa Italiana, Rosario Valastro (che ha consegnato al presidente del Cnel una copia del Bilancio sociale della Cri che verrà presentato a Milano il 15 giugno e la medaglia realizzata per celebrare il 160esimo anniversario dalla nascita dell’associazione).

Nella distinzione tra volontariato organizzato e spontaneo è importante non perdere quella matrice che appartiene al nostro Paese di autorganizzazione dei cittadini intorno ad un tema. Si chiama cittadinanza attiva

Vanessa Pallucchi – portavoce nazionale Forum del Terzo settore

La necessità di misurare

«Anche noi», ha detto Valastro, «abbiamo fatto i conti in questi anni con la necessità di misurare l’impatto del volontariato, proprio per riuscire a migliorare il nostro stesso volontariato, un volontariato che in Italia è anche partecipazione ed esercizio della democrazia».

Volontariato

Fare la differenza nella vita degli altri

Sul valore del volontariato è intervenuta in chiusura di convegno anche Debora Diodati, vice presidente nazionale della Croce Rossa. «Non solo apporta benefici alla comunità, ma arricchisce chi decide di abbracciare questo percorso». L’inizio di un cammino che spesso nasce dalla curiosità, dal bisogno di restituire qualcosa alla comunità, ma anche di «fare la differenza nella vita degli altri».

In apertura foto volontari CRI/Archvio VITA. Nel testo foto di ufficio stampa Croce Rossa Italiana


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