Famiglia
Politica. Nascono i girotondi cattolici?
Il senatore Alberto Monticone, ex presidente dell'Azione Cattolica, con altri ex del Ppi (Bianco, Duilio) vuole ridare spazio ai cattolici fuori dalla Margherita e dal triciclo
Sta nascendo un ”girotondismo cattolico”? L’interrogativo e’ di Famiglia Cristiana che da notizia della nascita di un ”movimento” che vuole ridare peso ai cattolici democratici in politica, in particolare nella Margherita, giudicata troppo sbilanciata sul versante liberaldemocratico. Girotondismo che vede il promotore principale -una sorta di Nanni Moretti in ‘bianco’- in Alberto Monticone, senatore della Margherita e prima ancora del Ppi, che intervistato da Famiglia Cristiana spiega il suo disagio: ”Sono un credente impegnato in politica che non vuole morire socialdemocratico ne’ genericamente liberal o vagamente riformista. Intendo fare qualcosa affinche’ l’area cattolico democratica, che tanto ha dato all’Italia in termini di idee e di persone, non si dissolva”. A Monticone non piace la definizione-obiettivo di ”contaminazione” tra le diverse culture che sono confluite nella Margherita. ”Il termine contaminazione -fa osservare- sa di malato, evoca di per se’ qualcosa di negativo. Sono un cattolico che si nutre della dottrina sociale della Chiesa, attento ad aggiornare i contenuti, pronto a dialogare e a collaborare con tutti: non voglio ‘contaminarmi”’. Di qui l’iniziativa di dare vita ad un ”movimento” che si muova ”dal basso” a livello locale per ridare peso alla tradizione cattolico democratica.
”Con qualche amico, come gli onorevoli Gerardo Bianco e Lino Duilio o come alcuni amministratori locali, intendo costruire un movimento -spiega Monticone- che sappia dare fiato, coraggio e orizzonte politico a tanti cattolici attivi sul territorio, i quali, a mio avviso, hanno bisogno di uno spazio strutturato che il precipitoso scioglimento del Partito popolare italiano ha cancellato”. ”Credo che molti credenti laici -prosegue Monticone- oggi non si sentano rappresentati dal centrodestra ne’ dalle frange estreme del centro-sinistra. Penso a quanti, dopo essersi generosamente impegnati durante l’appassionante stagione che a partire dal 1993 ha portato alla nascita del Partito popolare e alla prima versione dell’Ulivo, si sono poi rituffati -loro malgrado- nel lavoro, nell’associazionismo, nella vita di parrocchia. Spero che questa iniziativa, culturale e politica al tempo stesso, consenta loro di tornare a dire e a fare sui fronti della giustizia sociale, della pace costruttrice di realta’ nuove, della promozione dei diritti”. Al dubbio se ci siano legami o affinita’ con l’iniziativa di Alleanza Popolare promossa tra Martinazzoli e Mastella, Monticone prende decisamente le distanze: ”Con tutto il rispetto che nutro per Martinazzoli e Mastella, ritengo la loro un’operazione verticistica: Noi vogliamo agire dal basso, con umilta’ e in poverta’: partiamo in pochi e senza fondi”.
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