Cultura
Quando la Pace va in fumo
Presto, sigarette e affini aumenteranno di prezzo, come previsto dalla Finanziaria 2003. Ma soprattutto, l'aumento andrà a finanziare le missioni militari italiane nel mondo
?Non avrete i miei soldi?, avevo reagito così all?annuncio dell?ennesimo aumento del prezzo delle sigarette. E? successo il 22 dicembre scorso quando l’Aula di Palazzo Madama ha approvato il ddl finanziaria 2004 nella seduta del 22 dicembre 2003. Il Senato, oltre alla finanziaria, ha dato il via libera definitivo alla manovra 2004 con il ddl di bilancio. Con un moto di rabbia dovuto, soprattutto, alla motivazione data all?aumento: finanzierà le missioni militari italiane nel mondo.
La disposizione scritta in Finanziaria, all?articolo 2 (comma 62) della legge, parla della necessità di ?ulteriori maggiori entrate annue pari a 650 milioni di euro?. Secondo i calcoli, si tratta di 20 centesimi in più al pacchetto. I tabaccai non hanno ancora avuto comunicazioni e il prezzo delle sigarette è tuttora invariato. Ma io ?ho cominciato a smettere?, esattamente dal 1 gennaio 2004. Un annuncio, e un tentativo, che ha colto di sorpresa, non solo i miei amici, ma anche me. Ma come è possibile, mi chiedo, che ad un fumatore storico e accanito come il sottoscritto (35 anni di fumo per 40 sigarette al giorno), possa scattare la molla per una disposizione in Finanziaria, seppur odiosa? Io che del fumo apprezzo tutto, o quasi, dagli oggetti, ai gesti, all?odore, io che del fumo avevo una vera, seppur scema, poetica (del tipo: ?Sulla mia tomba accanto ai fiori portate anche un pacchetto di Ms?)?
Nessun odioso appello alla salute aveva mai fatto breccia, nessuna minacciosa e ipocrita scritta sui pacchetti di sigarette, nessun malanno o stranuto. Dagli ayathollah del fumo passivo mi aveva sempre salvato un po? di buona educazione e qualche volta la simpatia.
Trentacinque anni di fumo impenitente e felice; è mai possibile che l?idea che qualche mio euro vada a finanziare missioni militari mi spinga, alla soglia dei cinquant?anni, ad una vera e propria obiezione di coscienza. Le idee, forse anche l?ideologia, può davvero tanto?
Sempre che i numeri riescano a conquistarvi, vi posso presentare oggi un primo bilancio che certifica cosa davvero significhi l’affermazione “Ho cominciato a smettere di fumare”: nel mese di gennaio 2004 “non ho fumato” 500 sigarette, cioé 25 pacchetti non acquistati, 65 euro risparmiati (o non andati in fumo), di cui tredici euro invece di finanziare le missioni militari italiane rimarranno nelle mie tasche. L?obiettivo per il febbraio 2004 è salire a 32 pacchetti non acquistati, per 640 sigarette non fumate e 83,20 euro risparmiati. Insomma, un programma credibile, nessuna ?Ultima sigaretta?. Ma obiettivi mese per mese, sino a spegnere definitivamente i recettori di nicotina per il 19 marzo 2004, data dell?attacco contro l?Irak.
Obiettare spegnendo una sigaretta è possibile, qualcuno vuole provare con me?
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