Non profit

Bush propone nuove regole per donare alle charity

Il presidente chiede maggiori incentivi fiscali ma pone un freno alle deduzioni su doni non monetari

di Carlotta Jesi

Il Presidente degli Stati Uniti George Bush ha deciso di riformare le regole in base a cui i suoi cittadini donano al Terzo Settore. Lo ha dimostrato il 2 febbraio, inserendo nella presentazione del suo budget per l’anno fiscale 2005 diverse proposte che riguardano le donazioni alle charity.

L’obiettivo di queste proposte? Secondo la stampa americana, mirano soprattutto a ridurre l’abuso che i cittadini fanno delle deduzioni fiscali per donazioni di beni diversi dal denaro. E a far rientrare nelle casse dello Stato un bel po’ di soldi.

Queste le principali proposte del presidente americano:

– limitare le deduzioni previste per la donazione di brevetti o diritti di proprietà intellettuale. Fino ad oggi i donatori potevano chiedere deduzioni pari al guadagno che si sarebbe potuto avere se i loro regali fossero stati sviluppati a livello commerciale, ma d’ora in poi le cose cambieranno. Le deduzioni verranno calcolate in base al costo sostenuto dal donatore per produrre la sua opera e in base all’attuale valore di mercato di questa.

– Obbligare i donatori di automobili a richiedere una valutazione esterna per ogni macchina donata alle charity: oggi gli americani possono dedurre il valore di mercato della loro auto fin tanto che dichiarano che essa vale meno di 5mila dollari. D’ora in avanti dovranno richiedere una valutazione di ogni auto

– Estendere a tutte le aziende le deuzioni fiscali previste solo per acuni tipi di imprese che donano cibo alle banche del cibo.

– Abbassare dell’1% la tassa che le fondazioni devono pagare sulle loro entrare: oggi le fondazioni devono pagare il 2%.

– Consetire alle persone con più di 65 anni di donare al non profit direttamente dai loro fondi pensione senza pagare tasse sulla cifra donata

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